Decreto del 21 gennaio 1999

Aggiunta del cognome GALLONE

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Cognomizzazione dei predicati

Di TRICASE e di MOLITERNO

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Successione dei titoli di

Principe di TRICASE e Principe di MOLITERNO

dalla Casa GALLONE alla Casa GUERRI DALL’ORO

Osservazioni

I. Maria Bianca Gallone (n. 1895, + 1982), figlia « naturale » ma « riconosciuta » immediatamente dal padre, aveva il diritto di succedere nei titoli di Principe di Tricase e di Moliterno ?

La madre di Maria Bianca, Giuseppina Moncada, già sposata con Nicola Gaetani Duca di Laurenzana, scappo' per convivere con Pietro Giovanni Battista Gallone ! Enorme scandalo a Napoli, il che spiega la nascita di Maria Bianca a Parigi e il fatto che sull'atto di nascita non fosse menzionato il nome della madre .... Cio' malgrado, Maria Bianca, immediatamente riconosciuta dal padre, ha sempre portato il nome e i titoli della sua Casa. La situazione fù legittimizzata nel 1924, dopo la morte di Nicola Gaetani, Duca di Laurenzana, con un matrimonio formale dei genitori di Maria Bianca.

Secondo il diritto nobiliare, i titoli e predicati si trasmettono solo attraverso la filiazione « legittima e naturale ». Pertanto, sono esclusi dalla successione nobiliare i figli adottivi (« legittimi ma non naturali ») quindi gli spurii (« naturali ma non legittimi »).

I figli naturali, ancorché riconosciuti, non succedono nei titoli e predicati nobiliari a meno che non siano « legittimati per susseguente matrimonio » o legittimati per Decreto Reale. La legittimazione per susseguente matrimonio, produceva effetto « ex tunc » cioè dal giorno del concepimento. Secondo il R.D. del 1943 “i figli legittimati per susseguente matrimonio succedono nei titoli e predicati al pari dei figli legittimi”.

Maria Bianca Gallone aveva perfettamente il diritto di portare i titoli della sua Casa : Principessa di Tricase e Principessa di Moliterno.

II. Cosa significa l’aggiunta del cognome « GALLONE » ?

Spesso, nella storia, importanti famiglie nobili si sono estinte in altre famiglie.

Lo Stato, tramite l’aggiunta del cognome, riconosce l’importanza del patrimonio storico-familiare legato alla famiglia GALLONE nella regione del Salento e dunque il valore della sua tutela.

III. Cosa significa la cognomizzazione dei predicati nobiliari « DI TRICASE E DI MOLITERNO » ?

Un « predicato nobiliare » é il nome di un antico feudo che si unisce al « titolo di nobiltà ». La XIV disposizione transitoria della Costituzione della Repubblica Italiana, entrata in vigore il 01.01.1948, recita: « i titoli nobiliari non sono riconosciuti; i predicati di quelli esistenti prima del 28 ottobre 1922 valgono come parte del nome ».

Con questa norma di immediata applicazione, la Costituzione ha conferito un vero e proprio diritto soggettivo alla « cognomizzazione del predicato » in favore di coloro ai quali spettava, anteriormente al 28 ottobre 1922 (Marcia su Roma), il titolo nobiliare connessovi. La Corte Costituzionale (sentenza n. 101 del 08.07.1967) ha precisato che la cognomizzazione dei predicati nobiliari può essere ottenuta solo con riferimento ai predicati su cui poggiano quei titoli nobiliari esistenti prima del 1922 e riconosciuti (con provvedimento giurisdizionale o amministrativo secondo il passato Ordinamento monarchico) prima dell'entrata in vigore della Costituzione.

Da notare infine che nel passato ordinamento un titolo nobiliare era da considerare esistente indipendentemente dal riconoscimento amministrativo o giurisdizionale, che aveva solo una funzione di accertamento.

Il « predicato », di cui è prevista la « cognomizzazione », ha evidente origine e natura nobiliare, tanto vero che secondo la costante giurisprudenza in materia, il Magistrato non può concedere la « cognomizzazione » se non dopo aver opportunamente accertata la giuridica esistenza e spettanza del « titolo nobiliare » cui è legato il “predicato” del quale si chiede l’aggiungimento.

Con il Decreto del 21 gennaio 1999, il Ministro di Grazia e di Giustizia della Repubblica Italiana ha autorizzato la famiglia GUERRI DALL’ORO ad aggiungere al proprio cognome quello GALLONE DI TRICASE E DI MOLITERNO e, di fatto, accerta e conferma l’esistenza dei titoli di Principe di Tricase e di Principe di Moliterno prima del 1922, cosi’ come il loro riconoscimento secondo il passato Ordinamento monarchico e attesta la spettanza dei titoli nobiliari connessi alla Casa GUERRI DALL’ORO.

IV. La « Successione femminile Napoletana » é ancora applicabile ?

Il Regno d’Italia, nel 1896, promulgo’ un Decreto che dichiarava valide le norme di successione nobiliarie vigenti negli Stati pre-unitari, tra le quali quelle relative alle « Successioni femminili Napoletane e Siciliane ». Nel 1926 un nuovo R.D. abrogava, quale « jus novum », le precedenti leggi ancora in vigore in tutti i territori del Regno, integrato da un altro R.D. del 1943 relativo alle nuove norme per la Consulta Araldica e per le successioni ai titoli. La « Successione femminile » venne dunque abrogata.

Con il passaggio alla Repubblica la situazione é cambiata : la Corte Costituzionale (sentenza del 08.07.1967, n° 101) ha formalmente soppresso tutta la legislazione nobiliare-araldica del Regno d’Italia dal 1922 (Marcia su Roma) al 1946 e negato ad ogni organo giudiziario dello Stato la competenza in materia di diritto nobiliare. Come conseguenza giuridica, sono ripristinate le antiche regole successorie vigenti al momento della primitiva concessione del titolo e dunque anche le Successioni femminili, ammesse nel 1896 e soppresse dagli Ordinamenti successivi.

Dai documenti annessi (cf. Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita), si deduce facilmente il ripristino della Successsione femminile Napoletana.

I titoli nobiliari della Casa GALLONE passano, giuridicamente, alla Casa GUERRI DALL’ORO GALLONE DI TRICASE E DI MOLITERNO.

V. Esiste la necessità del Regio Assenso (Reale Beneplacito) con particolare riferimento alla Successione femminile Napoletana dei titoli nobiliari ?

In realtà il Regio Assenso non era necessario, ne' richiesto, nel caso della semplice trasmissione del titolo, quando esso fosse divenuto solo onorifico, svuotato del suo legame con un bene feudale. Tale trasmissione dei titoli costituiva un «diritto perfetto», che non necessitava di nessuna conferma, ma poggiava la sua legittimità sulla normale successione ereditaria di padre in figlio (o di padre in figlia, o di madre in figlio, o di madre in figlia nel caso del Regno di Napoli).

Dai documenti annessi (cf. Marco Lupis Macedonio Palermo di Santa Margherita), si deduce facilmente che nel Regno di Napoli :

  • fino alla Legge di abolizione della feudalità del 1806, « Non era necessario alcun provvedimento formale (Regio Assenso, pagamento di alcuna tassa o "relevio", etc.) per la trasmissione del solo titolo, ne' per linea maschile, ne' per linea femminile ».
  • dopo il 1806, quando « i titoli nobiliari furono ridotti a mere distinzioni onorifiche ed a semplici aggiunte al nome di famiglia non occorreva più l'investitura personale, ne' per linea maschile, ne' per linea femminile »

I titoli di « Principe di Tricase » e di « Principe di Moliterno » passano, « per diritto e senza necessità di Regio Assenzo », dall’ultima Principessa della « Casa Gallone », Maria Bianca, deceduta nel 1982, alla « Casa Guerri dall’Oro Gallone di Tricase e di Moliterno ».