PIGNATELLI


PIGNATELLI

I Pignatelli costituiscono una nobile famiglia siciliana, napoletana e pugliese, fra le più potenti del Regno di Napoli. Per giustificare Stemma e Cognome, alcuni studiosi dicono che un Landolfo militando in Oriente per Re Ruggero il Normanno, all'assalto dato al Palazzo Imperiale di Constantinopoli , ne uscisse con tre vasi e/o pignatte d'argento infilzate alla picca e ne assunse lo Stemma per i suoi discendenti. Tale tesi e’ stata recentemente suffragata dal ritrovamento di un documento dell’Archivio Pignatelli di Monteroduni, dove si legge che due “Pignatelli “ orti a nobile sanguine conferirono c.a 1500 soldati per il certamen della I crociata nel 1094 e si spiega logicamente il “Droit de Pillage “ delle tre pignatte d’argento. Altri autori vogliono che un Gisulfo comandando alcune navi per il Re Ruggero, contro i Greci a Negroponte, ottenne vittoria con il fuoco lanciato sui nemici, racchiuso in pentole o pignatte.

Di questa storica grande Casata si hanno memorie documentate dal 1102 con Lucio Pignatelli Connestabile di Napoli. Da un Riccardo, che viveva nel 1250, discese in linea retta Tommaso, Governatore d'Atri nel 1431, e dai suoi tre figli, Carlo, Stefano e Palamede, le Linee principali.

La linea di Carlo (n. 1421, + 1476) si estinse con Geronima (n. 1599, + 1667), Principessa del S.R.I., 5° Duchessa di Monteleone, Contessa di Borrello, Vice Regina di Aragona nel 1655, figlia di Ettore III (n. 1572, + 1622), 4° Duca di Monteleone e Viceré di Catalogna, e di Caterina Caracciolo, Cssa di S. Angelo dei Lombardi. Tale linea conflui’ nella Linea di Cerchiara e Noja, con il matrimonio di Geronima con Fabrizio Pignatelli, 5° Marchese di Cerchiara e 3° Principe di Noja, che eredito’ dalla moglie il Ducato di Monteleone, la Contea di Borrello, la Baronia di Mesiano e Rosario, e la Contea di S. Angelo di Lombardi.

La discendenza di Stefano diede origine alle Linee dei Marchesi di Casalnuovo, dei Duchi di Montecalvo e dei Principipi di Monteroduni. La linea di Casalnuovo si é estinta a metà del secolo scorso ed il “Colonnello della Casata” é attualmente Giovanni Pignatelli della Leonessa (n. 1920), 8° Principe di Monteroduni, 4° Principe di Sepino, Conte di Tuhegl, Duca di Castoria, Barone del Gallo, Patrizio Napolitano.

Con Giacomo (+ 1539), figlio di Palamede, iniziò la linea di Cerchiara e Noja . Il Marchesato di Cerchiara fu concesso nel 1556 a Fabrizio I (+ 1567), Viceré di Calabria, 2° Signore di Noja, figlio di Giacomo. Il Principato di Noja fu concesso nel 1600 a Fabrizio II, 3° Marchese di Cerchiara.

Il ramo primogenito della Linea di Cerchiara e Noja antepose il nome e le armi “Aragona Cortez” per i patti nuziali del 1639, nei quali fu stabilito che la discendenza di Ettore Pignatelli, Marchese del Vaglio, e di Giovanna Tagliavia Aragona Cortez, dovesse chiamarsi “Aragona Pignatelli Cortez”. Con il suddetto matrimonio entrarono nella successione il Marchesato di Avola, il Principato di Castelvetrano, il Ducato di Terranova e la Contea di Borghetto. Il titolo di Principe del S.R.I. fu concesso nel 1648, con successione maschile e femminile,, al padre di Giovanna, Diego Tagliavia Aragona Cortez. La stessa Giovanna Tagliavia, per successione della madre, Stefania Carrillo Cortez, nipote di Ferdinando Cortez, Conquistatore del Messico, eredito’ i titoli di Marchesa del Valle di Oaxaca e di Contessa di Priego.

Con il matrimonio di Nicolo’ Pignatelli (n. 1648, + 1730), Vicere’ di Sardegna e Sicilia, e fratello secondogenito di Fabrizio III, 5° Marchese di Cerchiara e 3° Principe di Noja, con la sua pronipote (!) Giovanna II Aragona Pignatelli Cortez (n. 1677, + 1723), tutti i titoli della Casata furono ereditati dal primogenito, Diego.

A questa Linea appartiene il Pontefice Innocenzo XII (1691-1700), al secolo Antonio Pignatelli (n. 1615, + 1700), dei Marchesi di Spinazzzola.

I Possedimenti

Oltre 179 feudi, e tra i principali : Amendolara, Bellizzi, Briatico, Caiazzo, Castellamare sul Golfo, Carpineto, Ferolito, Ferrandina, Gallo, Guastalla, Leveranno, Maddaloni, Melfi, Novi, Nusco, Orta, Palma, Pisciotta, Regina, Sant’Angelo, Sant’Eufemia, Scafati, Summonte, Taurasi, Torritto, Tufara, Trecase, Veglie, …

18 Contee : Acerra, Borghetto (1564), Borrello (1506), Cerinola, Cerignola, Copertino (1557), Egmont, Fuentes, Melissa, Mesagne, Montavano, Monteleone, Priego, San Giovanni Lappione (1618), Sant’ Angelo de’ Lombardi (1508), San Valentino, Tuehgl (1715), Vaglio.

22 Marchesati : Argensola, Avola, Caronia, Casalnuovo (1630), Cerchiara (1556), Collelongo (1735), Colletorto (1712), Favara (1559), Galatone (1562), Lauro, Moio, Padula, Paglieta (1603), Sambuca, San Giovanni, San Vincenzo, Spinazzola (1586), Tertiveri, Trentola, Tufara, Vaglios, Valle de Oaxaca (1547) (con le Signorie in Messico di Caro, Cotaxilla, Coyocan, Cuernavaca, Etla, Nico, Sancta Maria, Sant’Anna, Tambaya, Tapulia, Tuxilla).

17 Ducati : Acerenza (1593), Alliste, Bellosguardo, Bisaccia (1600), Caivano, Castoria (1715), Corigliano d’Otranto (1798), Girifalco, Montecalvo (1611), Monteleone (1533), Rocca Mondolfa, San Demetrio (1735), San Marco, San Martino (1621), San Mauro, Terranova (1561), Tolve (1678) .

14 Principati : Belmonte (1619), Castelvetrano (1564), Marsiconuovo (1677), Minervino (1624), Moliterno (1743), Monasterace, Montecorvino (1650), Monteroduni (1702), Muro Leccese (1798), Noja (1600) , Racale, Supino (1627), Valle .

Varie : I Pignatelli hanno avuto la qualifica di Nobili in Roma, Venezia, Sicilia, Spagna e Messico. Hanno vestito l'abito di Malta dal 1420 e occupato alti uffici nella Chiesa e nello Stato. Insigniti del Toson d'Oro nei rami di Monteleone-Terranova e di Strongoli e del Grandato di Spagna di prima classe nelle linee di Monteleone-Terranova, Belmonte, Strongoli, Fuentes. Principi del S.R.I. nei rami di Belmonte (1723), Monteleone-Terranova, Strongoli, Fuentes e Cerchiara (1648).

PIGNATELLI

DI MARSICONOVO E DI MOLITERNO

Sergio DE DOMNA MARIA

I

Giovanni DE DOMNA MARIA

I

Landolfo “Pignatello” DE DOMNA MARIA,

& Marotta

I

Bartolomeo “Pignatello” DE DOMNA MARIA,

& Sica

I

Landolfo PIGNATELLI,

& Pulpura

I

Ruggero PIGNATELLI,

(+ 1278c.),

& Giuditta GAETANO

I

Landolfo “Puzzetto” PIGNATELLI,

Patrizio di Napoli

I

Riccardo “de Caserta” PIGNATELLI,

(+ 1303c.),

Cavaliere,

& Berarda

I

Giacomo PIGNATELLI,

Viceré di Puglia 1326, Viceré d’Abruzzo 1336,

& Sancia DI MEDOLANO (MADDALONI),

Signora di Gerenza

I

Tommaso PIGNATELLI,

Prefetto della Casa Reale di Napoli,

& Agostina D’ARENA

I

Angelo PIGNATELLI,

Capitano di Carlo III Re di Napoli,

& Beriella OFFIERI

I

Tommaso “Masello” PIGNATELLI,

(+ 1431),

Governatore di Atri 1400 e di Bari 1431, Patrizio di Napoli,

& 1407 Cicellla FILOMARINO,

Patrizia di Napoli

I

Palamede PIGNATELLI,

Patrizio di Napoli,

& Restituta CACCIETTA,

Nobile

I

Giacomo PIGNATELLI,

(+ 1539),

1° Signore di Cerchiara, 1° Signore di Noja,

& 1497 Maria COSCIA (COSSA),

dei Sig di Procida e Duchi di Sant’Agata

I

Fabrizio I PIGNATELLI,

(+ 1567),

1° Barone di Cerchiara 1532-1557, 1° Marchese di Cerchiara 1557-1567,

& Vittoria CICINELLI,

(+ 1567),

dei Baroni di Carpinone

I

Lucio PIGNATELLI,

(+ 1639c.),

1° Signore di Marsiconovo 1638-1639,

& Vittoria FILOMARINO,

dei Conti della Rocca d’Aspro

I

Francesco PIGNATELLI,

(+ 1649),

2° Signore di Marsiconovo 1639, 1° Barone di Marsiconovo 1639-1649,

& Anna Giulia CARACCIOLO PISQUIZI,

(n. 1592),

dei Marchesi di Volturara

I

Giovanni Battista I PIGNATELLI,

(+ 1649),

2° Barone di Marsiconovo 1649-1649,

& 1641 Ippolita CAVANIGLIA,

(+ 1680),

dei Marchesi di San Marco de’ Cavoti, Duchessa di Termoli

I

Girolamo I PIGNATELLI,

(n. 1641, + 1701),

3° Barone 1649-1677, poi 1° Principe di Marsiconovo 1677-1701,

& 1695 Giulia Cecilia CONTI,

(+ 1719),

dei Duchi di Poli

I

Giovanni Battista II PIGNATELLI,

(n. 1697, + 1729),

2° Principe di Marsiconovo 1701-1729,

& 1718 Isabella Emanuela PIGNATELLI,

(n. 1702, + 1775),

4° Principessa di Montecorvino, 4° Duchessa di San Mauro

I

Girolamo II PIGNATELLI,

(n. 1721, + 1777),

1° Principe di Moliterno 1743-1777, 3° Principe di Marsiconovo 1729-1777, 5° Principe di Montecorvino 1775-1777,

& 1739 Maria Francesca PIGNATELLI,

(n. 1721, + 1788),

dei Duchi di Monteleone e di Terranova, 5° Dssa di Bellosguardo

I

Giovanni Battista III PIGNATELLI,

(n. 1740, + 1805),

2° Principe di Moliterno 1777-1805, 4° Principe di Marsiconovo 1777-1805, 6° Principe di Montecorvino 1777-1805,

& 1772 Maria Luisa D’AVALOS,

(n. 1748, + 1781),

dei Principi di Montesarchio, Marchesi del Vasto e di Pescara

I

Maria Emanuela PIGNATELLI,

(n. 1775, + 1818),

Principessa di Moliterno e di Marsiconovo (erede),

& 1796 Giuseppe Gerardo GALLONE,

(n. 1766, + 1806),

6° Principe di Tricase 1766-1806

I

Giovanni Battista GALLONE,

(n. 1800, + 1868),

7° Principe di Tricase 1806-1868, 4° Principe di Moliterno 1848-1868,

6° Principe di Marsiconovo 1848-1868,

& 1818 Maria Felicia STATELLA,

(n. 1801, + 1846),

dei Principi di Cassaro

I

Giuseppe GALLONE,

(n. 1819, + 1898),

8° Principe di Tricase 1868-1898, 5° Principe di Moliterno 1868-1898,

7° Principe di Marsiconovo 1868-1898,

Conte di Nociglia, Senatore del Regno d’Italia 1861,

& 1847 Antonietta MELODIA,

(n. 1829, + 1924),

dei Baroni di San Pietro in Melicozza

I

Pietro Giovanni Battista “Gino” GALLONE,

(n. 1855, + 1931),

9° Principe di Tricase 1898-1931, 6° Principe di Moliterno 1898-1931,

8° Principe di Marsiconovo (ceduto) 1898-1931, Conte di Nociglia,

& 1925 Giuseppina MONCADA,

(n. 1860, + 1946),

dei Principi di Paterno’

I

Maria Bianca GALLONE,

(n. 1895, + 1982),

10° Principessa di Tricase 1931-1982,

7° Principessa di Moliterno 1931-1982,

& 1915 Augusto III DELLA POSTA,

(n. 1890, + 1970),

7° Duca di Civitella Alfedena 1944-1970

I

Simonetta DELLA POSTA,

(n. 1916, + 1986),

dei Duchi di Civitella Alfedena,

& 1939 Aldo GUERRI DALL’ORO,

(n. 1913, + 2004),

Conte Guerri dall’Oro

I

Guido GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 1941, + 2019),

Conte Guerri dall’Oro, 11° Principe di Tricase 1982,

8° Principe di Moliterno 1982,

& 1971 Jeanine SCHNEIDER,

(n. 1945)

I

Simon GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 1985),

Conte Guerri dall’Oro, 12° Principe di Tricase, 9° Principe di Moliterno,

& 2017 Coline MOREL,

(n. 1986)

I

Léon GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 2018),

Conte Guerri dall’Oro, 13° Principe di Tricase, 10° Principe di Moliterno

Mariconovo

Moliterno

« Il Regno di Napoli in Prospettiva » (pubblicato postumo nel 1702)

Giovan Battista Pacichelli (1634-1695)

Papa Innocenzo XII



PAPA INNOCENZO XII

Papa Innocenzo XII, al secolo Antonio Pignatelli dei Marchesi di Spinazzola, (n. 13.03.1615 a Spinazzola, + 27.091700 a Roma), 242° Papa della Chiesa Cattolica 1691-1700.

I

Fabrizio I PIGNATELLI,

(+ 1567),

1° Barone di Cerchiara 1532-1557, 1° Marchese di Cerchiara 1557-1567,

& Vittoria CICINELLI,

(+ 1567),

dei Baroni di Carpinone

I

Marzio I PIGNATELLI,

(+ 1601),

1° Barone di Spinazzola 1576-1586, 1° Marchese di Spinazzola 1586-1601,

& 1573 Cornelia FILOMARINO,

(+ 1601),

dei Conti della Rocca d’Aspro

I

Francesco PIGNATELLI,

(n. 1588, + 1620),

4° Marchese di Spinazzola, 1° Principe di Minervino

& 1605 Porzia CARAFA DELLA STADERA,

(n. 1589, + 1657),

dei Duchi d’Andria, 1° Principessa di Minervino

I

Antonio PIGNATELLI,

(n. 1615, + 1700),

dei Marchesi di Spinazzola, Cardinale 1681,

PAPA INNOCENZO XII 1691-1700

Successore del Papa Alessandro VIII, nacque a Spinazzola da Francesco, 4º Marchese di Spinazzola, e da Porzia Carafa, Principessa di Minervino Murge. La testimonianza di questa illustre nascita, alla data del 21 gennaio 1626, è conservata, secondo alcuni, nel registro della chiesa di San Giovanni Battista di Regina di Lattarico. Venne educato nel collegio dei gesuiti di Roma. A vent'anni divenne un funzionario della corte di papa Urbano VIII. Sotto i papi successivi servì come vicelegato di Urbino e poi come governatore di Perugia.

Patrizio Napoletano, Dottore in entrambe le leggi, Vicelegato di Urbino nel 1635, Inquisitore a Malta 1642-1649, Governatore di Viterbo nel 1648, Referendario del Tribunale Supremo della Segnatura Apostolica di Grazia e Giustizia, Arcivescovo titolare di Larissa 1652, Nunzio Apostolico in Polonia 1666-1668, Nunzio Apostolico a Vienna 1668-1671, Arcivescovo (titolo ad personam) di Lecce 1671, Segretario della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari 1673, Prefetto del Sacro Palazzo Apostolico 1675, creato Cardinale Prete 01.09.1681 (con il titolo di San Pancrazio 22.09.1681), Arcivescovo di Faenza 1682, Legato di Bologna 1684, Arcivescovo di Napoli 1685.

Alla morte di Alessandro VIII, avvenuta il 1º febbraio 1691, il conclave si protrasse per cinque mesi, quindi Antonio Pignatelli fu eletto Papa con il nome di Innocenzo XII il 12-7-1691 (consacrato nella basilica di Santa Maria in Via Lata a Roma il 15-7-1691). Fu il candidato di compromesso tra i cardinali francesi e quelli del Sacro Romano Impero.

Immediatamente dopo la sua elezione, prese posizione contro il nepotismo, che troppo e troppo a lungo era stato uno dei grandi scandali della Chiesa; la bolla Romanum decet Pontificem, emanata nel 1692, proibiva ai Papi in qualsiasi momento, di concedere proprietà, incarichi o rendite a qualsiasi parente; inoltre, nessun parente poteva essere innalzato al cardinalato. In tutto il suo pontificato rimase fedele a questo principio; nessun suo familiare ebbe incarichi in Vaticano e negò perfino la porpora del cardinalato all'arcivescovo di Taranto, perché era suo parente. Nominò invece assistente al soglio pontificio il vescovo di Spoleto, Pietro Gaddi da Forlì. Nello stesso tempo cercò di contrastare la compravendita di cariche presso la Camera Apostolica, e a questo scopo introdusse alla sua corte uno stile di vita più semplice e più economico. Egli stesso disse "i poveri sono i miei nipoti", paragonando il nepotismo di molti tra i suoi predecessori con la sua politica di beneficenza pubblica.

Nel 1694 istituì la Congregazione per la disciplina e la riforma degli Ordini Regolari, con l'intento di riformare verso una maggiore spiritualità la Chiesa.

Innocenzo fece diverse riforme necessarie e molto utili negli Stati della Chiesa, e - per la migliore amministrazione della giustizia - fece erigere il Forum Innocentianum. Nel 1693 spinse i vescovi francesi a ritirare le quattro proposizioni legate alle "Libertà gallicane", che erano state formulate dall'assemblea del 1682. Nel 1699, si schierò dalla parte di Jacques-Bénigne Bossuet, nella controversia tra tale prelato e Fénelon, circa l'Explication des Maximes des Saints sur la Vie Intérieure scritta da quest'ultimo.

Sul piano del recupero della città di Roma e dei suoi dintorni varò un piano di recupero del porto di Anzio che serviva a sud la capitale.

In politica estera, il suo pontificato contrastò con quello di una serie di suoi predecessori, per la sua inclinazione verso la Francia invece che la Germania. Questo papa benevolo, pieno di abnegazione e pio, morì il 27 settembre 1700. Gli successe Clemente XI.

Dopo la sua morte il suo amico, il cardinale don Vincenzo Petra dei duchi di Vastogirardi, fece erigere a proprie spese un monumento funebre in suo onore a San Pietro, in Vaticano. Innocenzo XII fu l'ultimo pontefice a portare barba e baffi abitualmente.