Califfi Omàyyadi

DISCENDENZA

DAGLI

OMAYYADI

-

CALIFFI DI DAMASCO

&

EMIRI E CALIFFI DI CORDOVA


GENEALOGIA DEGLI OMAYYADI

  • in azzurro il 3° Califfo storico Utman

  • in verde i Califfi di Damasco (Sufyanidi e Marwanidi)

  • in giallo gli Emiri di Cordova

  • in rosso i Califfi di Cordova

CALIFFI e CALIFFATI

Il contesto

Subito dopo la morte di Maometto, l'8 giugno 632, si delinearono, tre differenti orientamenti per la successione: il primo, quello dei Compagni del Profeta, voleva che il successore fosse scelto tra i suoi primi seguaci, il secondo, quello dei legittimisti, che rifiutava il principio dell’ elezione del successore e voleva che si scegliesse il parente più vicino al Profeta e che fosse seguito, in futuro, un criterio dinastico-ereditario, e il terzo, quello dei potenti della Mecca, cioè degli Omayyadi, che avocavano a sé il diritto di successione.

I Compagni del Profeta, i cosiddetti "Emigranti" che erano giunti a Medina con l'egira, riuscirono a far sì che il prescelto fosse uno di loro, Abu Bakr che, per essere stato il miglior amico di Maometto (di cui era coetaneo) e verosimilmente il primo uomo convertitosi all'Islam, era assai apprezzato da tutti e garantiva perciò una linea di comportamento non dissimile da quella messa in atto dal Profeta. L'espressione usata per indicarlo fu "khalifat rasul Allah".

Califfo (khalifa) è dunque il termine impiegato per indicare il "Vicario" o "Successore" di Maometto alla guida politica e spirituale della Comunità islamica (Umma). Da notare che la massima magistratura islamica, che ha una rilevanza eminentemente politica, non è prevista nel Corano e neppure nella Sunna di Maometto.


I 4 Califfi elettivi (« ortodossi »)

I primi due Califfi elettivi, Abu Bakr e Omar, appartenevano al gruppo dei Compagni del Profeta. Ad Abu Bakr successe Omar che diede slancio alle conquiste e pose le basi dello Stato Islamico. Egli attaccò dapprima la Siria, che apparteneva all’ area culturale semitica. L’imperatore bizantino Eraclio tentò di fermare l’avanzata musulmana inviando in Palestina un esercito, che subì una sconfitta, nel 636 d.C. sul fiume Yarmuk. Le turbolente e aggressive tribù arabe iniziarono, in seguito, la penetrazione nell’ Iraq sassanide.

L’espansione musulmana verso oriente continuò con la conquista della Persia, del Belucistan e dell’ Armenia, fermandosi ai confini con l’ India. Omar conquistò anche l’ Egitto, e da qui si espanse in direzione di Cipro, Creta e Rodi sconfiggendo la flotta dell’ Imperatore bizantino Costante II. Omar morì nel 664 d.C.

Il terzo Califfo elettivo, Othman (Uthman), era invece membro della famiglia aristocratica meccana degli Omayyadi. Othman venne assassinato e Ali (cugino e genero di Maometto) ottenne il potere diventando il quarto Califfo elettivo. Una parte della comunità musulmana, convinta che Ali stesso avesse fatto uccidere il predecessore, nominò immediatamente un anti-Califfo, Muawiya (che apparteneva alla famiglia Omayyade). Cominciò una serie di lotte armate tra i due gruppi finché Muawiya riuscì a farsi riconoscere come nuovo Califfo. Fu così che avvenne il principale scisma all’interno dell’Islam, quello tra sunniti e sciiti (da shi’a ovvero “partito di Ali”).


Il Califfato di Damasco

La dinastia Omayyade (661-750) diede inizio a una nuova epoca. Il Califfo viveva nel lusso e continuò la politica di espansione avviata dai primi Califfi, sino a raggiungere a ovest la Spagna (l’Andalusia) e a est la Cina. L’espansione rese necessario lo spostamento della capitale in una città meno isolata dal resto dell’impero : la scelta ricadde su Damasco, città dove gli Omayyadi avevano molti fedeli. Ma la dinastia venne ben presto accusata dai fedeli di essere troppo laica e mondana.

Omayyad, in arabo Banu Omayya (“discendenti di Omayya”), é un clan qurayshita della Mecca, formato da molte grandi famiglie. Tra queste, quella dei discendenti di Abu Sufyan (Sufyanidi), e quella dei discendenti di Marwan (Marwanidi), sono le più celebri e ressero successivamente il Califfato (con capitale a Damasco) dal 661 al 750.

Il primo membro della dinastia e suo fondatore fu Muawiya I, un rappresentante del ramo principale della famiglia dei Banu Omayya, i Sufyanidi. Suo padre, Abu Sufyan, era stato uno degli avversari di Maometto ma si era poi convertito all’Islam assicurando alla famiglia nuovo prestigio e influenza nel quadro del nuovo stato e della nuova organizzazione sociale dell’Islam. Muawiya I governò per circa venti anni, dal 661 al 680, gettando le basi per il potere dinastico e assicurando come suo successore il figlio Yazid I. Sotto Muawiya I, il dominio islamico si espanse nell’Iran orientale e nel Nord Africa.

Nel 683, il potere passò a un altro ramo degli Omayyadi, i Marwanidi, e da questo ramo uscirono tutti gli altri Califfi della dinastia. Abd al Malik (685-705), figlio di Marwan I, vinti i kharigiti e gli sciiti, ristabilì l’unità dello Stato con annessione del Khorasan e dell’Oman, consolidò l’insediamento in Nord-Africa soffocando la resistenza indigena guidata valorosamente dalla Kahina e proclamò Gerusalemme “Città santa”. Walid I (705-715) e Suleyman (715-717) proseguirono la politica di espansione : Transoxiana, rive dell’Indo, invasione della Spagna (711). Sotto il regno di Walid I fu costruita la Grande moschea degli Omayyadi a Damasco. Il Califfato di Omar II († 720), figlio di Abd al Aziz, insigne per pietà religiosa, segnò il culmine dell’espansione, e l’inizio della reazione dei popoli sottomessi, poi favorita dalla mediocrità dei successori.

In breve l’Impero fu in rivolta, dal Khorasan al Nord-Africa, dall’Arabia alla Mesopotamia (kharigiti), alla Siria stessa. Hisham (724-743) abbandonò Damasco stabilendosi nel deserto, a Rusafa, mentre l’anarchia, provocata dall’oppressione fiscale, aumentava paurosamente. Marwan II, l’ultimo degli Ommayyadi, non riuscì a impedire la proclamazione del Califfato abbaside a Kufa (750) e fu sconfitto (751) sul Grande Zab, affluente del Tigri. Alla vittoria abbaside seguì la caccia e il massacro di tutti i membri della famiglia.


Il Califfato di Baghdad (Abbasidi)

La seconda grande dinastia della storia musulmana, quella degli Abbasidi, detenne il potere sino al 1258 (anno in cui Baghdad venne occupata dai Mongoli). Sotto gli Abbasidi, la capitale venne trasferita da Damasco a Baghdad. Ma il territorio era troppo grande per essere controllato, e il potere venne sempre più affidato a piccole dinastie di principi (gli emiri) che, pur dipendendo sempre dal potere centrale, guadagnavano una maggior indipendenza. Dopo il 1258, la storia musulmana divenne la storia di piccole (anche se talvolta importanti) dinastie.


L’Emirato e il Califfato di Cordova

Abd al Rahman I († 788), un nipote di Hisham, sfuggito agli avversari, si rifugiò nel Maghreb e, qualche anno dopo, sbarcato in Spagna, conquistò Cordova (756), fondandovi un emirato ommayyade. Per lunghi anni ebbe a lottare contro i capi arabi e berberi, e alla fine il suo regno si estese su tutta l’Andalusia. Abd al Rahman III (912-961), ulteriormente consolidato e unificato lo Stato, si proclamò Califfo (929), rivendicando in tal modo di fronte agli Abbasidi la sua autorità spirituale e aumentando di fronte ai suoi sudditi il proprio prestigio.

Cordova diventò una grande capitale, e il punto di partenza di ogni spedizione contro l’esigua parte della penisola iberica (Navarra, León) rimasta cristiana. Alla fine del X sec., il Califfato raggiunse l’apogeo sotto il regno di Hisham II (976-1013), specie dopo che il ciambellano (hagib) Muhammad Ibn Abu Amir, vinta la coalizione dei sovrani cristiani, si impadronì di Santiago di Compostella (997), per cui s’intitolò Al Mansur (“il Vittorioso”). Il dominio islamico si estese allora fino al Duero, circondato e protetto da “marche”, territori di confine governati da capi militari.

La popolazione araba era in minoranza, ma fortemente accentrata nelle città con numerosi feudi e/o domini nelle campagne.

Più numerosi i Berberi che erano tuttavia diluiti nella più abbondante massa di popolazione autoctona (tra cui i mozarabi rimasti cristiani) e gli “slavi”, mercenari, prigionieri di guerra. Tutto questo governato da una corte, tipicamente orientale, fastosa come quella di Bagdad, e ugualmente organizzata, così come l’amministrazione. Solenne il cerimoniale, sontuose le residenze. Cordova fu ornata di uno stupendo alcázar e della Grande moschea. Splendida la fioritura poetica, quanto quella degli studi religiosi, favoriti dalla costituzione di un’immensa biblioteca (per volere di Al-Hakam II, 961-976).

La decadenza cominciò con la morte di Al-Mansur (1002). Nel giro di trent’anni, la potenza ommayyade naufragò nelle congiure, rivolte e defezioni che prepararono la grande anarchia, conosciuta sotto il nome di periodo dei “Reyes de Taifas” dal 1031.

Parentela degli Omayyadi con Maometto / Muhammad « il Profeta »

QURAYSHITI

I

Abd Al Mujira Al Menâf Ibn Qusayy DEI QURAYSHITI,

(n. 430c.),

Governatore Della Mecca,

& Atika DEI BANU QAYS AYLAN,

(n. 444c.)

I

I----------------------------------------------I

Abd Shams

I

Omayyah

I

OMAYYADI

Hashim

I

Abd Al Muttalib

I

Abd Allah

I

Maometto / Muhammad

“Il Profeta”

OMAYYADI - A

I

Abd Shams Ibn Abd Menaf DEI QURAYSHITI,

(n. 480c.),

& Ablah Bint Ubayd

I

Omayya (Umayya) (Al-Asghar) Ibn Abd Shams DEGLI OMAYYADI,

(n. 533c., + 569),

& Amina

I

Abu Al As Ibn Omayya DEGLI OMAYYADI,

& Ruqayya

I

Affan Ibn Abu Al As DEGLI OMAYYADI,

& Urwa /Awra Bint Kariz DEI QURAYSHITI (BANU ABD SHAMS),

I

Othman Ibn Affan DEGLI OMAYYADI,

(n. 579c., + 656),

3° Califfo storico 644-656,

& Naylah Bint Fraizah

I

Aisha bint Othman DEGLI OMAYYADI,

dei Califfi storici,

(n. 623c.),

& Marwan I DEGLI OMAYYADI (MARWANIDI),

(n. 623c., + 684),

4° Califfo di Damasco 683-684 (abd),

I

Aisha bint Marwan DEGLI OMAYYADI (MARWANIDI),

dei Califfi di Damasco,

(n. 660c.),

& Musa Ibn Nusair "Al Bekir" AL MAKKIYYA,

(n. 623c., + 684),

Emiro d'Ifriqiya 698-714, Conquistatore della Spagna,

Wali (Governatore) di Al Andalus 712-716),




OMAYYADI - B

I

Abd Shams Ibn Abd Menaf DEI QURAYSHITI,

(n. 480c.),

& Ablah Bint Ubayd

I

Omayya (Umayya) (Al-Asghar) Ibn Abd Shams DEGLI OMAYYADI,

(n. 533c., + 569),

& Amina

I

Harb Al Anabis Ibn Omayyya DEGLI OMAYYADI,

I

Abu Sufyan Ibn Harb DEGLI OMAYYADI (SUFYANIDI),

(n. 564c., + 652),

& Hind Bint Utbah

I

Muawiya I DEGLI OMAYYADI (SUFYANIDI),

(n. 603c., + 680),

1° Califfo di Damasco 661-680,

& Maysun Bint Vahadla DEI BANU HARITHA

I

Yazid I DEGLI OMAYYADI (SUFYANIDI),

(n. 647, + 683),

2° Califfo di Damasco 680-683,

& 660 Hayyat Bint Abu Hashim DEI BANU ABD SHAMS

I

Walada bint Yazid DEGLI OMAYYADI (SUFYANIDI),

(n. 665c.),

dei Califfi di Damasco,

& Abd Al Malik DEGLI OMAYYADI (MARWANIDI),

(n. 646c., + 705),

5° Califfo di Damasco 684-705,




OMAYYADI - C

I

Abd Shams Ibn Abd Menaf DEI QURAYSHITI,

(n. 480c.),

& Ablah Bint Ubayd

I

Omayya (Umayya) (Al-Asghar) Ibn Abd Shams DEGLI OMAYYADI,

(n. 533c., + 569),

& Amina

I

Abu Al As Ibn Omayya DEGLI OMAYYADI,

& Ruqayya

I

Al Hakam Ibn Abu Al As DEGLI OMAYYADI,

& Amina Bint Alkama Al Kinanayya

I

Marwan I DEGLI OMAYYADI (MARWANIDI),

(n. 623c., + 684),

4° Califfo di Damasco 683-684 (abd),

& Aisha Bint Muawiya,

(n. 630c.)

I

Abd Al Malik DEGLI OMAYYADI (MARWANIDI),

(n. 646c., + 705),

5° Califfo di Damasco 684-705,

& Walada bint Yazid DEGLI OMAYYADI (SUFYANIDI),

(n. 665c.),

dei Califfi di Damasco,

I

Hisham I Mansourah DEGLI OMAYYADI (MARWANIDI),

(n. 691c., + 743),

10° Califfo di Damasco 724-743,

I

Muawiya ibn Hisham DEGLI OMAYYADI (MARWANIDI),

(n. 715c., + 736),

dei Califfi di Damasco,

& Rah DEI NAFZA

I

Abd Al Rahman I DEGLI OMAYYADI (CORDOVA),

(n. 731, + 788),

1° Emiro di Cordova 756-788,

& Khazraf (Zeibra) “la Berbera”,

(n. 735c.)

I

Hisham I DEGLI OMAYYADI (CORDOVA),

(n. 757, + 796),

2° Emiro di Cordova 788-796,

& Zokhrouf

I

Al Hakam I DEGLI OMAYYADI (CORDOVA),

(n. 770, + 822),

3° Emiro di Cordova 796-822,

& Halawah (Adjab),

(n. 770c.)

I

Abd Al Rahman II DEGLI OMAYYADI (CORDOVA),

(n. 792, + 852),

4° Emiro di Cordova 822-852,

& Buhair,

(n. 800c.)

I

Muhammad I DEGLI OMAYYADI (CORDOVA),

(n. 823, + 886),

5° Emiro di Cordova 852-886,

& Ishar,

(n. 825c.)

I

Abd Allah (Aboail) DEGLI OMAYYADI (CORDOVA),

(n. 844, + 912),

7° Emiro di Cordova 888-912,

& 863 Onecca DI NAVARRA (IÑIGUEZ)

(n. 855c.),

dei Re di Pamplona

I

Zayd DEGLI OMAYYADI (CORDOVA),

(n. 870c.),

degli Emiri di Cordova

I

Zaydan DEGLI OMAYYADI (CORDOVA),

(n. 890c.),

degli Emiri di Cordova,

& Aragonta Fromariguez

I

Zayra DEGLI OMAYADI (CORDOVA),

(n. 915c.),

degli Emiri di Cordova,

& Lovesendo Ramirez “El Cid de Leon” DELLE ASTURIE E LEON,

f. nat., (n. 920c.),

dei Re di Leon

I

Abu Nazar Lovesendez DELLE ASTURIE E LEON,

(n. 940c.),

dei Re di Leon,

& Unisco Godinez,

(n. 940c.)

I

Hermigio ABU NAZAR,

(n. 975c.),

dei Re di Leon, Signore di Tavora,

& Vivili Trutesendez DE PAIVA

I

Adosinda ABU NAZAR,

dei Re di Leon,

& Pelayo DA SILVA,

(n. 1070c., + 1141c.),

2° Signore di Quinta da Silva, 2° Signore di Alderete

I

Ferdinando DA CUNHA (D’ACUÑA),

(+ 1180c.),

1° Signore d’Acuña, 1° Signore di Taboa,

& Mayor Rendufez SOLEIMA

I

Lorenzo DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1180c., + 1225),

2° Signore d’Acuña, 2° Signore di Taboa,

& Sancia DE MACEIRA,

(n. 1165c.)

I

Vasco DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1210c.),

3° Signore d’Acuña, 3° Signore di Taboa,

& Teresa DE PORTEL,

(n. 1210c., + 1291),

dei Signori di Portel

I

Martino I “il Vecchio DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1235c., + 1305),

4° Signore d’Acuña, 4° Signore di Taboa,

& Giovanna DE NOMÃES,

dei Signori di Silvaescura e di Revinhade

I

Vasco “il Secco” DA CUNHA (D’ACUÑA),

(+ 1325),

5° Signore d’Acuña, 5° Signore di Taboa,

& Geronima CHANCINHO,

(+ 1330)

I

Martino II DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1265c., + 1333),

6° Signore di Taboa,

& 1325 Violante PACHECO,

(n. 1310, + 1365),

Signora di Mafra e di Ericeira

I

Vasco II “il Vecchio DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1328, + 1407),

7° Signore di Taboa, Alcalde Mayor di Lisbona,

& 1356 Beatrice SUAREZ DE ALBERGARIA,

dei Signori di Albergaria

I

Martino III DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1357, + 1417),

8° Signore di Taboa, Alcalde Mayor di Lisbona,

1° Conte di Valencia de Campos,

& Teresa TELLEZ GIRON,

(n. 1360c., + 1397),

Signora di El Frechoso

I

Eleonora DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1357, + 1417),

dei Signori di Taboa e Conti di Valencia de Campos,

& Giovanni DE CASTRO,

2° Signore di Cadaval

I

Giovanna DE CASTRO,

(n. 1407c., + 1479),

3° Signora di Cadaval,

& 1429 Ferdinando I DI PORTOGALLO BRAGANZA,

(n. 1404, + 1478),

2° Duca di Braganza

I

Alfonso DI PORTOGALLO BRAGANZA,

(n. 1435c., + 1483),

dei Duchi di Braganza, 1° Conte di Faro, 2° Conte di Odemira,

& 1465 MARIA ENRIQUEZ DE NOROÑA,

(n. 1440, + 1523),

Erede della Contea di Odemira

I

Sancio I DI PORTOGALLO NOROÑA,

(n. 1470c., + 1520),

2° Conte di Faro, 3 Conte di Odemira,

& 1510 Angela DE FABRA,

(n. 1480c., + 1533),

dei Signori di Barrigadu

I

Giovanna DI PORTOGALLO NOROÑA,

(n. 1520c., + 1568),

dei Conti di Faro e di Odemira,

& 1541 Giovanni II DE LA CERDA,

(+ 1575),

4° Duca di Medinaceli, Viceré di Sicilia, Governatore dei Paesi Bassi

I

Maria DE LA CERDA,

(n. 1542, + 1575),

dei Duchi di Medinaceli,

& 1562 Antonio II D’ARAGONA,

(n. 1543, + 1583),

4° Duca di Montalto, 5° Conte di Collesano

I

Maria D’ARAGONA,

(n. 1560c., + 1610),

5° Duchessa di Montalto, 6° Contessa di Collesano,

& 1584 Francesco II MONCADA,

(n. 1572, + 1595),

3° Principe di Paterno’, 4° Duca di Bivona, 7° Conte di Collesano,

I

Antonio MONCADA,

(n. 1589, + 1631),

4° Principe di Paterno’, 5° Duca di Bivona, 6° Duca di Montalto,

8° Conte di Collesano, Cavaliere del Toson d’Oro 1607,

& 1612 Giovanna DE LA CERDA,

(n. 1591),

dei Duchi di Medinaceli,

I

Ignazio MONCADA,

(+ 1689),

dei Principi di Paterno’, Governatore delle Fiandre, Viceré di Sicila,

& 1636 Anna GAETANI,

3° Marchesa di Sortino, 3° Principessa di Cassaro

I

Ferdinando (Ferrante) MONCADA,

(n. 1649, + 1710),

dei Principi di Paterno’, 6° Duca di San Giovanni,

Generale delle galere di Sicilia, Viceré di Sardegna,

& 1669 Gaetana Maria BRANCIFORTE,

(+ 1680),

5° Duchessa di San Giovanni

I

Luigi Guglielmo MONCADA,

(n. 1670, + 1743),

7° Principe di Paterno’, 7° Duca di San Giovanni,

& 1692c. Giovanna DI VENTIMIGLIA,

(+ 1734),

dei Marchesi di Geraci e Principi di Castelbuono

I

Francesco Rodrigo MONCADA,

(n. 1696, + 1763),

8° Principe di Paterno’, 8° Duca di San Giovanni,

& Giovanna Giuseppa RUFFO DI CALABRIA,

(+ 1786),

dei Principi della Scaletta

I

Gianluigi MONCADA,

(n. 1745, + 1827),

9° Principe di Paterno’, 9° Duca di San Giovanni

& 1761 Agata BRANCIFORTE,

(n. 1740,+ 1782),

dei Principi di Scordia

I

Francesco Rodrigo MONCADA,

(n. 1762, + 1816),

dei Principi di Paterno’ e Duchi di San Giovanni,

Conte di Caltanissetta,

& 1781 Maria Giovanna BECCADELLI DI BOLOGNA,

(n. 1765, + 1814),

dei Principi di Camporeale

I

Pietro MONCADA,

(n. 1789, + 1861),

10° Principe di Paterno’, 10° Duca di San Giovanni,

& 1816 Giuseppina BAJADA,

(n. 1794,+ 1855),

dei Marchesi Bajada

I

Corrado MONCADA,

(n. 1820, + 1895),

11° Principe di Paterno’, 11° Duca di San Giovanni,

& 1859 Stefania STARRABBA,

(n. 1835, + 1903),

dei Marchesi di Rudini’

I

Giuseppina MONCADA,

(n. 1860, + 1946),

dei Principi di Paterno’ e Duchi di San Giovanni

& 1925 Pietro Giovanni Battista “Gino” GALLONE,

(n. 1855, + 1931),

9° Principe di Tricase, 6° Principe di Moliterno,

8° Principe di Marsiconovo, Conte di Nociglia

I

Maria Bianca GALLONE,

(n. 1895, + 1982),

10° Principessa di Tricase, 7° Principessa di Moliterno,

& 1915 Augusto III DELLA POSTA,

(n. 1890, + 1970),

7° Duca di Civitella Alfedena

I

Simonetta DELLA POSTA,

(n. 1916, + 1986),

dei Duchi di Civitella Alfedena,

& 1939 Aldo GUERRI DALL’ORO,

(n. 1913, + 2004),

Conte Guerri dall’Oro

I

Guido GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 1941, +2019),

Conte Guerri dall’Oro, 11° Principe di Tricase, 8° Principe di Moliterno,

& 1971 Jeanine SCHNEIDER,

(n. 1945)

I

Simon GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 1985),

Conte Guerri dall’Oro, 12° Principe di Tricase, 9° Principe di Moliterno,

& 2017 Coline MOREL,

(n. 1986)

I

Léon GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 2018),

Conte Guerri dall’Oro, 13° Principe di Tricase, 10° Principe di Moliterno