Maometto « il Profeta »


MAOMETTO

« IL PROFETA »

(n. 570 - + 632)

BIOGRAFIA DI MAOMETTO

Maometto nasce alla Mecca nel 571. Il padre ‘Abd Allah muore poche settimane prima della sua nascita. A sei anni perse anche la madre. Dopo due anni morì anche il nonno che si era preso cura di lui. Il piccolo Maometto viene seguito dallo zio, Abu Talib, personaggio povero ma molto rispettato per la sua integrità e la sua generosità. La Mecca era un centro commerciale, carovaniero, così Maometto divenne un mercante e accompagnava Abu Talib nei suoi viaggi in Siria e Palestina.

Un giorno a un mercante dello Yemen fu tolta con l’inganno la sua mercanzia da un gruppo di meccani. Così questi scrisse una poesia satirica e la recitò in pubblico perché tutti l’ascoltassero. Venne riunita l’assemblea degli anziani e venne istituito un ordine cavalleresco con lo scopo di proteggere gli oppressi della città, abitanti o visitatori che fossero. Il giovane Maometto diventò un membro entusiasta di quest’organizzazione che fu chiamata Hilf al-Fudul (591). Oltre ciò Maometto aiutò spesso gli abitanti della Mecca a risolvere le loro dispute. Una volta la Kaaba si incendiò e fu completamente distrutta dal fuoco. Quando fu ricostruita, tutti clan della Mecca parteciparono alla sua ricostruzione, ma quando fu il momento di sistemare nel muro la sacra pietra nera, sorse una disputa tra i capi: tutti rivendicavano l’onore di posare la pietra. Alla fine decisero di comune accordo di scegliere un arbitro per risolvere la questione. Venne scelto il giovane Maometto. Egli stese un lenzuolo bianco sul pavimento, vi pose al centro la pietra nera e chiese a tutti i capi di prendere il lenzuolo e di portare la pietra verso il suo posto. Lì Maometto sistemò la pietra nel muro (605). Per la sua saggezza, integrità e onestà Maometto venne soprannominato al-amin "l’affidabile", "il fidato".

Un giorno quando Maometto aveva 23 anni (594) lo zio Abu Talib lo mandò a guidare in Siria una carovana di Khadijah, una ricca vedova. Le qualità di Maometto suscitarono l’ammirazione di Khadijah che l’anno dopo, nel 595, gli chiese di sposarla e Maometto accettò. La vedova, quarantenne, aveva 15 anni più di lui.

Maometto diffuse il suo messaggio, in segreto, prima tra gli amici intimi e poi tra i membri del suo clan. A mano a mano che i seguaci aumentavano, cominciò a predicare più liberamente alla Mecca e nelle comunità vicine. I meccani non accettavano però il fatto che qualcuno attaccasse i loro dei e le loro antiche credenze. Diedero così inizio ad una campagna persecutoria contro il Profeta e il piccolo gruppo dei suoi seguaci. Obbligavano i musulmani a stendersi sulla sabbia rovente, ponevano enormi massi sul loro petto e versavano loro addosso ferro fuso. Diversi dei primi convertiti morirono, ma nessuno rinnegò la nuova fede. Quando l’oppressione divenne insopportabile, Maometto consigliò ai suoi fedeli di abbandonare la Mecca per l’Abissinia, cosa che molti fecero.

I meccani provarono a cambiare tattica: Maometto voleva forse la ricchezza o diventare un capo? Bastava che smettesse di predicare. Maometto rispose con fermezza: "Nel nome di Dio, se mettessero il sole nella mia mano destra e la luna nella mia mano sinistra, non lo farei". Allora i meccani cercarono di toglierli la protezione di Abu Talib e quindi del suo clan. Ma Abu Talib si rifiutò di consegnare Maometto ai meccani affinché lo uccidessero. I capi meccani decisero allora di isolare completamente Maometto e i suoi seguaci. Nessuno doveva parlare o intrattenere rapporti d’affari con loro. Anche le tribù che vivevano nei dintorni della Mecca aderirono al boicottaggio.

Durante questo duro periodo due gravi perdite colpirono Maometto: nel 619 morirono Abu Talib, lo zio che lo aveva sempre protetto, e l’amatissima moglie Khadijah. Questi eventi privarono Maometto di fondamentali sostegni pratici e affettivi. Ma nel 620 Dio concesse a Maometto un eccezionale esperienza: un incontro con Dio. Il mistico "viaggio notturno" dalla Mecca a Gerusalemme, seguito dall’ascensione al cielo. Scortato dalla sua guida celeste, Gabriele, Maometto ascese uno per uno i sette cieli incontrando i profeti principali che lo avevano preceduto: Mosè, Gesù, Abramo e Adamo, che per l’Islâm è il primo profeta. Al di là del settimo cielo Maometto oltrepassò i veli che coprono ciò che è nascosto e vide ciò che non è esprimibile, né immaginabile. Da questo viaggio Maometto riportò l’istituzione delle cinque preghiere quotidiane. Tutto ciò avvenne in un attimo.

Così il Corano ricorda l’avvenimento: "Gloria a colui che di notte trasportò il suo servo dal Tempio Sacro al Tempio più remoto, di cui abbiamo benedetto il recinto, per mostrargli alcuni dei nostri segni. […] si avvicinò e restò sospeso, si avvicinò a due tiri d'arco o più vicino ancora e rivelò al suo servo quello che gli rivelò. [...] Il suo sguardo non deviò né si rivolse altrove, e certo egli vide il segno più grande del suo Signore" (XVII, 1/LIII, 8-18).

Nel 622 alcuni convertiti di Yathrib, Medina, importante centro a circa trecento chilometri dalla Mecca, offrirono a Maometto e ai suoi di trasferirsi nella loro città. Vista l’intollerabilità della situazione alla Mecca, Maometto accettò. Nel frattempo i meccani avevano deciso di ucciderlo. Il giorno stabilito entrarono in casa sua con l’intenzione di pugnalarlo nel sonno. Ma Maometto era appena partito per Medina e nel suo letto, per ingannare i meccani, si era disteso Ali. Un gruppo di meccani si gettò all’inseguimento. Maometto e Abu Bakr si nascosero in una grotta e successivamente raggiunsero sani e salvi Medina.

Questa emigrazione, l’egira, segna l’inizio del calendario musulmano, che è un calendario lunare, basato esclusivamente sulle fasi lunari. L’anno musulmano non tiene in considerazione i mutamenti stagionali. È più corto di 11 giorni rispetto al nostro e di conseguenza attraversa tutte le stagioni solari ogni trentadue anni e mezzo. Così se il mese del digiuno, il ramadan, cade in piena estate in un anno, dopo trentadue anni e mezzo cadrà nella stagione fredda. A Medina Maometto istituì una città stato cui diede la prima costituzione scritta nota. Inoltre Maometto stabilì anche accordi e alleanze con le comunità che vivevano nei dintorni della città.

I meccani non gradivano questa situazione, in quanto Maometto e la sua comunità medinese costituivano un polo di attrazione per i meccani che desideravano convertirsi all’Islâm e così nel 624, dopo una meticolosa preparazione, un esercito di mille guerrieri perfettamente armati, molti dei quali a cavallo, marciò dalla Mecca su Medina. Maometto decise di affrontare l’esercito nemico fuori dalla città nella pianura di Badr. 313 musulmani, male equipaggiati, con due cavalli e settanta cammelli si scontrarono con i meccani e, dopo una cruenta e breve battaglia, i meccani vennero sconfitti, lasciando sul campo settanta morti e settanta prigionieri, oltre a gran parte del loro equipaggiamento. Alcuni giorni dopo la battaglia Maometto rilasciò i prigionieri catturati. La sconfitta di Badr accrebbe nei meccani l’odio per Maometto e la comunità musulmana.

L’anno dopo marciarono nuovamente contro Medina in tremila bene armati. Ad affrontarli c’erano questa volta settecento musulmani alle pendici del monte Uhud. Anche questa battaglia fu breve e cruenta. Le linee meccane vennero rotte e i combattenti respinti. Un gruppo di arcieri musulmani che si trovava sulla cima del monte Uhud con l’ordine di non muoversi, vedendo profilarsi una vittoria, abbandonò la posizione. Questo consentì ai meccani di ricomporre le file e riattaccare. Così una vittoria certa si trasformò in una parziale sconfitta. Settanta musulmani vennero uccisi e lo stesso Maometto venne ferito, ma l’esercito meccano venne comunque fermato ai piedi dell’altura. A quel punto i meccani decisero di ritirarsi promettendo di tornare l’anno dopo.

Il 626 venne trascorso dai meccani nei preparativi di una grande campagna che portasse alla definitiva distruzione dei musulmani. A tal scopo si allearono con varie tribù, anche ebraiche, stanziate nei dintorni di Medina e misero insieme un poderoso esercito di diecimila alleati. Maometto chiamò a consulto i suoi compagni per decidere quale strategia seguire e su consiglio di Salman al-Farsi, un persiano convertito all’Islâm, decisero di difendere la città scavando un fossato tutt’intorno. Per venti giorni e venti notti tutti i musulmani, compreso lo stesso Maometto, lavorarono alacremente per circondare la città con un immenso fossato. L’esercito meccano restò disorientato di fronte al fossato, in quanto una cosa simile non si era mai vista in Arabia, e dopo trenta giorni e trenta notti di infruttuosi assalti si ritirarono. Infine nel 628 Maometto convinse i meccani a stipulare un patto: il trattato di Hudaybiyyah. A questo punto Maometto si dedicò sempre più a diffondere l’Islâm, inviando emissari presso i governanti dei paesi vicini. Molti di questi emissari vennero uccisi.

Nel frattempo, nonostante la tregua, i meccani più volte aggredirono i musulmani e razziarono le loro carovane. Così nel 630 Maometto inviò un ultimatum alla gente della Mecca: o rispettate il trattato stipulato tra noi o lo considerate definitivamente nullo. I meccani scelsero la seconda ipotesi e così Maometto con un esercito di diecimila musulmani si presentò alle porte della Mecca. I meccani impauriti si arresero. Contrariamente a quello che tutti si aspettavano, Maometto chiese ai capi della Mecca "Che cosa vi aspettate da me?". Quelli non risposero e Maometto disse: "Possa Dio perdonarvi. Andate in pace. A voi dico quello che Giuseppe disse ai suoi fratelli: oggi non cadrà su di voi alcuna responsabilità. Siete liberi".

Nel 631 dopo aver compiuto il suo pellegrinaggio alla Mecca, Maometto tenne il suo "discorso d’addio" ai 124.000 musulmani che si erano raccolti nella valle di ‘Arafat: "Non so se dopo quest’anno io sarò ancora tra voi. O popolo, proprio come ora consideri sacri questo mese, questo giorno, questa città, allo stesso modo dovrai considerare sacro affidamento la vita e la proprietà di ogni musulmano. Restituisci i beni che ti sono stati affidati ai loro legittimi proprietari. Non fare del male a nessuno cosicché nessuno faccia del male a te. […] Aiuta i poveri e vestili come vestiresti te stesso. Ricorda! Un giorno comparirai al cospetto di Dio e dovrai rispondere delle tue azioni. Dunque: attento ! Non allontanarti dalla via della rettitudine, quando io sarò scomparso. O popolo, nessun profeta né apostolo verrà dopo di me e non nasceranno nuove fedi […] È vero che hai determinati diritti per quanto riguarda le tue donne, ma anche loro hanno dei diritti su di te. Trattale bene perché loro sono il tuo sostegno. […] Lascio due cose dietro di me: il Corano e il mio esempio, e se seguirai queste due guide non cadrai in errore. […] Adora Dio, recita le tue preghiere, digiuna nel mese di ramadan ed elargisci le tue ricchezze caritatevolmente. Tutti i credenti sono fratelli, tutti hanno gli stessi diritti e le stesse responsabilità. A nessuno è permesso di prendere ad un altro ciò che questi non gli offre spontaneamente. Nessuno è superiore ad un altro se non in virtù". A questo punto Maometto si rivolse al cielo e disse: "Sii mio testimone, o Dio, che ho portato il tuo messaggio al mio popolo". E tutta la valle rispose "In verità tu lo hai fatto, mio signore".

Pochi mesi dopo il suo ultimo discorso, Maometto si ammalò e nel 632, a 61 anni, morì. La comunità musulmana e gli stessi compagni più vicini a Maometto, si rifiutavano di riconoscere la morte del Profeta. Allora Abu Bakr, uno dei primi e più fedeli compagni di Maometto, nonché suo suocero, uscì dalla dimora di Maometto salì sui gradini della moschea e disse alla folla "O popolo, in verità, chiunque adori Maometto sappia che Maometto è morto. Ma chiunque adori Dio sappia che Dio è sempre vivo".

L'espansione dell'Islam

Le tappe successive dell'avanzata araba, in rosso sino alla morte di Maometto (632), in arancio durante l'età dei califfi elettivi (632-661), in giallo sotto le dinastie degli Omàyyadi e degli Abbàsidi. La linea verde indica i limiti dell'Impero romano d'Oriente quando l'Islàm incominciò ad espandersi fuori dell'Arabia, la linea rossa i limiti dell'Impero persiano, allora retto dai Sassanidi. Le frecce volte verso Poitiers e Costantinopoli segnano il momento (tra il 718 e il 732) in cui la cristianità parve sul punto di essere travolta. La freccia più grande a destra, indica la direzione verso cui il mondo islamico si diffuse con nuovo slancio dopo l'avvento dei Turchi, volgendosi soprattutto verso l'Asia (1193).

I QURAYSHITI

Banu Quraysh (letteralmente I figli di Quraysh), o semplicemente Quraysh è il nome assunto dalla tribù araba stanziata alla Mecca nel VII secolo d. C. Le origini della tribù non sono note. Il nome Quraysh non ci aiuta perché non è in grado di identificare un eponimo reale, anche se sarà in seguito affermato che Quraysh fosse il soprannome di un fantomatico Fihr. Un'altra ipotesi parla di una chiamata a raccolta di elementi eterogenei afferenti alla stirpe probabilmente dei Kinàna, stanziata in Hijāz. Merito di una tale costituzione tribale sarebbe da attribuire a Qusayy, un personaggio del quale sembra maggiormente probabile tracciare un'esistenza reale. Non si sa neppure se i Quraysh fossero di provenienza araba meridionale "qahtanide" (dal biblico Qahtan), o se andassero riferiti a quel vasto insieme di stirpi adnanidi (dal biblico Adnan), improntate al nomadismo e stanziate nelle aree settentrionali peninsulari, che rivendicavano una maggior "nobiltà" rispetto alle stirpi meridionali.

In un'epoca imprecisata, Mecca sarebbe appartenuta ai Banu Jurhum. A loro volta i Banu Jùrhum avrebbero dovuto accettare il predominio dei Banu Khuzà'a, assoggettati poi dalla stirpe dei Kinàna cui, come detto, appartenevano forse i Qurayshiti. In epoca preislamica i Qurayshiti avrebbero tratto grandi vantaggi dalla gestione del santuario urbano della Ka'ba, normalmente dedicato alla divinità oracolare di Hubal ma presto apertosi al culto della tante altre divinità venerate in tutta la Penisola arabica. Attività specifica dei Qurayshiti erano i traffici carovanieri che collegavano, passando per la Mecca, le coste mediterranee al meridione dell'Arabia, e questo grazie alla buona capacità guerriera della tribù che in seguito, avrà modo di esprimersi ampiamente in età islamica. Come ogni altra tribù, i Quraysh erano articolati in clan, lignaggi e famiglie nucleari. All'epoca del Profeta Maometto, i principali e più potenti clan erano i Banu Makhzūm e i Banu Abd Shams, ma ogni clan aveva una sua visibilità e godeva di grande rispetto.


I

Quraysh (Fihr) Ibn Malik DEI QURAYSHITI,

& Layla

I

Ghalib Ibn Quraysh DEI QURAYSHITI,

& Atika

I

Luayy Ibn Ghalib DEI QURAYSHITI,

& Mawya

I

Kab Ibn Luayy DEI QURAYSHITI,

I

Murrah Ibn Kab DEI QURAYSHITI,

(n. 337),

& Hind

I

Kilab Ibn Murrah DEI QURAYSHITI,

(n. 365c., + 400c.),

& Fatima Bint Saad

I

Qusayy Ibn Kilab Zayd "Mujammi" DEI QURAYSHITI,

(n. 400c., + 440c.),

Governatore della Mecca

& Hubba Bint Hulayl DEI KHUZAIDITI,

(n. 405c.)

I

Abd Al Mujira Al Menâf Ibn Qusayy DEI QURAYSHITI,

(n. 430c.),

& Atika DEI BANU QAYS AYLAN,

(n. 444c.)

I

Hamr Hashim Ibn Abd Menaf DEI QURAYSHITI,

& Salma Bint Adi AL KHAZRAJI

I

Abd El Muttalib Ibn Hashim DEI QURAYSHITI,

(n. 497c., + 579),

& Fatima (Selma) Bint Amr DEI BANU MAKHZUM

I

Abd Allah DEI QURAYSHITI,

(n. 554c., + 571),

& Amina Bint Wahb DEI QURAYSHITI (ZUHRAH),

(n. 542c., + 577)

I

I

Maometto / Muhammad DEI QURAYSHITI,

« il Profeta », Fondatore dell’Islam,

(n. 570, + 632),

Il nome del Profeta

La questione della discendenza Maomettana

La discendenza maomettana é la recensione delle dinastie e famiglie che pretendono avere Maometto nella loro ascendenza.

Certi autori mussulmani negano che Maomettto abbia avuto una discendenza, altra che sprituale. Ma esistono numerose biografie di Maometto, scritte da storici mussulmani e non mussulmani, e in grande maggioranza é detto che solo la figlia di Maometto, Fatima Al Zahra, sposata con Ali, cugino di Maometto, ha lasciato due figli con una discendenza perfettamente conosciuta, Al Husayn (da cui gli Alidi Husainidi) e Al Hasan (da cui gli Alidi Hasanidi).

Il termine « sayyid » é stato usato per indicare chi appartenga alla famiglia del Profeta (la Ahl al-Bayt). In particolare è usato per identificare la discendenza maschile e femminile di Ali e Fatima.

Nel mondo arabo generalmente gli Alidi Hasanidi sono chiamati « sharifi ». Gli Alidi Hasanidi costituiscono la totalità degli « sayydidi » dell’Africa settentrionale e la grande maggioranza di quelli del Hedjaz; gli Alidi Husainidi la totalità di quelli dello Yemen e del Hadramaut, e dei « sayydidi » sciiti. In Marocco, le dinastie Idriside, Saadita e alawide sono dette sharifiane. La dinastia Hashemita, antica dinastia sharifiana della Mecca, nel Hedjaz, é l’antica dinastia regnante in Irak e in Siria e l’attuale dinastia regnante in Giordania. I discendenti da questi lignaggi avrebbero conservato il loro albero genealogico, imparato a memoria e trasmesso da una generazione all’altra.


a) Zayda (poi Isabella) DEGLI ABBADIDI

Per quel che riguarda le dinastie occidentali, l’a discendenza da Maometto la più probabile passa per Zayda degli Abbadidi (Banu Abbad), (n. 1063c., + 1107). Secondo fonti iberiche, mussulmane e cristiane, Zayda era la figlia di Mohammed III "Al Mutamid" "Benqbet", 3° Emiro di Siviglia (Taifa). Dopo la presa di Siviglia, Zayda si rifugia presso il Re di Castiglia, Alfonso VI, di cui diventa l’amante e poi la moglie, e si converte al cattolicesimo con il nome di Isabella.

Altre fonti, mussulmane, dicono che Zayda era la moglie, e poi la vedova, del figlio di Mohammed III "Al Mutamid", ma il vero motivo dell’occultamento delle origini di Zayda é che un religioso mussulmano, Al Tartushi, ha dettato una “fatwa” (opinione islamica) perché il nome di “Al Mutamid” non sia connesso alla conversione di Zaida e al suo matrimonio con un cristiano !

Zayda fu inumata nel monastero di Sahagun, con l’iscrizione : "H.R. Regina Elisabeth, uxor regis Adefonsi, filia Benabet Regis Sevillae, quae prius Zayda, fuit vocata". La tomba é stata poi trasferita a Leon, dove il sepolcro e l’iscrizione sono ancora visibili.

La connessione tra Maometto « il Profeta » e Zayda degli Abbadidi (Banu Abbad) si fa sia tramite gli Alidi Hasanidi, sia tramite gli Alidi Huseinidi (cf. Discendenze A e B).


b) Zayra DEGLI OMAYYADI (Cordova)

Esiste anche la possibilità, meno verosimile, di una discendenza Alide Huseinide che arriverebbe a Ishar , figlia supposta del 10° Imam Sciita d’Irak, Ali ibn Muhammad "Al Hadi", che avrebbe sposato Muhammad I degli Omayyadi, 5° Emiro di Cordova, da cui discende Zayra degli Omayyadi che sposa Lovesendo Ramirez « El cid de Leon », dei Re di Leon. Ma Ishar é probabilmente una schiava ! (cf. Discendenza C).


c) Lovesendo Ramirez « El Cid de Leon »

Resta un’ultima possibilità, che fa discendere Lovesendo Ramirez, « El Cid de Leon », da Maometto tramite la dinastia Idrisside marocchina. Nella maggior parte delle genealolgie usuali, Lovesendo Ramirez risulta essere un figlio naturale di Ramiro II Re di Leon e di Ortiga dei Signori di Monterroso. Altre versioni lo dicono figlio di Ramiro II e di Adosinda Gutierrez Osorio. Ma Lovesendo potrebbe anche essere figlio di un primo marito di Adosinda, l’idrisside Fethe (Fehr) Fikhri, poi adottato da Ramiro II. (cf. Discendenza D).


Altre ipotesi sono state fatte, ancora meno probabili, tutte relative agli Omayyadi, Califfi di Damasco e poi di Cordova :

  • Discendenza da Kuttum Umm Kashim, figlia di Maometto « il Profeta » e di Khadija, che avrebbe sposato Yazid I degli Omayyadi, 2° Califfo di Damasco. Ma l’esistenza di Kuttum Umm Kashim é più che dubbia !

  • Discendenza da Ruqayyah, figlia di Maometto « il Profeta » e di Khadija, sposata con Othman degli Omayyadi, 3° Califfo storico, e cha avrebbe avuto una figlia, Aisha, sposata con Marwan I degli Omayyadi, 4° Califfo di Damasco. Ma Aisha é probabilmente figlia di Othman e di Naylah Bint Fraizah !

  • Discendenza da Umm Kulthum, figlia di Maometto « il Profeta » e di Khadija, e dal primo marito, Utayba Ibn Abu Lahab, tramite la loro figlia, Ayyub, sposata con Abd Al Malik degli Omayyadi, 11° Califfo di Damasco. Ma l’esistenza di Ayyub é più che dubbia !

A. Discendenza per gli ALIDI (HASANIDI),

i LAKHMIDI e gli ABBADIDI

I

Maometto / Muhammad DEI QURAYSHITI,

« il Profeta », Fondatore dell’Islam,

(n. 570, + 632),

& Khadija bint Khuwaylid DEI QURAYSHITI,

(n. 566, + 619)

I

Fatima Al Zahra bint Muhammad DEI QURAYSHITI,

(n. 606, + 632),

& 624 Ali ibn Abu Talib DEI QURAYSHITI,

(n. 599, + 661),

4° Califfo storico 656-659 (dep), 1° Imam (Sciiti) 656-659,

I

Al Hasan I ibn Ali DEI QURAYSHITI (ALIDI),

(n. 625, + 669),

5°Califfo storico 661-661 (dep), 2° Imam (Sciiti) 661-669,

& Umm Eshaq Bint Talha,

I

Al Husayn “Al-Athram” ibn Al Hasan DEGLI ALIDI (HASANIDI),

I

Zohra “Al Lakhmi” bint Al Husayn DEGLI ALIDI (HASANIDI),

(n. 700c.),

& Abu Farisi ibn Abu Abed Al Hirah DEI LAKHMIDI,

I

Nahim I ibn Abu Farisi Al Lakhmi DEI LAKHMIDI,

I

Nahim II ibn Nahim Al Lakhmi DEI LAKHMIDI,

I

Itaf ibn Nahim DEI LAKHMIDI,

I

Amr ibn Itaf DEI LAKHMIDI,

I

Aslan ibn Amr DEI LAKHMIDI,

I

Amr ibn ASLAN DEI LAKHMIDI,

I

Abbad ibn Amr DEI LAKHMIDI,

(n. 894c.),

I

Qasim (Qarais) ibn Abbad DEGLI ABBADIDI,

(n. 924c.),

Imam di Siviglia,

& Fatima bint Ismael Al Mansour DEI FATIMIDI

dei Califfi d’Ifrikaya

I

Ismael ibn Qasim DEGLI ABBADIDI,

(n. 954c., + 1019),

Celebre giurista, Imam di Siviglia, Qadi di Siviglia,

I

Mohammed I “Al Qadi” DEGLI ABBADIDI,

(n. 984c., + 1042),

1° Emiro di Siviglia (Taifa) 1023-1042,

I

Mohammed II "Al Mutadid" DEGLI ABBADIDI,

(n. 1014, + 1069),

2° Emiro di Siviglia (Taifa) 1042-1069,

& F DELLE BALEARI,

dei Signori delle Baleari e di Denia,

(n. 1019c.)

I

Mohammed III "Al Mutamid", "Benqbet" DEGLI ABBADIDI,

(n. 1040, + 1095),

3° Emiro di Siviglia (Taifa) 1069-1091 (dep),

& Itamid,

I

Zayda (poi Isabella) DEGLI ABBADIDI,

(n. 1063c., + 1107),

degli Emiri di Siviglia (Taifa)

& 1096 Alfonso VI “il Bravo” DI CASTIGLIA,

(n. 1040, + 1109),

3° Re di Castiglia 1072-1109

I

Albiera (Elvira) DI CASTIGLIA,

(n. 1102, + 1145),

dei Re di Castiglia

& 1140 Ruggero II “il Giovane” D’ALTAVILLA,

(n. 1095, + 1154),

3° Conte di Sicilia 1105-1127, 4° Duca di Puglia e di Calabria 1127-1130,

1° Re di Sicilia 1130-1141,

I

Ruggero III D’ALTAVILLA,

(n. 1119, + 1149),

dei Re di Sicilia, 5° Duca di Puglia 1131-1149,

& Emma D’ALTAVILLA,

Contessa di Lecce

I

Tancredi D’ALTAVILLA,

f. nat., (n. 1141, + 1194),

Conte di Lecce, 4° Re di Sicilia 1190-1194,

& 1184 Sibilla “di Medania” D’AQUINO,

(n. 1146c.),

dei Conti dell’Acerra

I

Albiera (Elvira) D’ALTAVILLA ,

(+ 1231),

dei Re di Sicilia, Contessa di Lecce,

& Tegrimo VI DEI CONTI GUIDI,

(+ 1234c.),

Conte di Porciano, Conte Palatino

I

Guido DEI CONTI GUIDI,

(n. 1221, + 1293),

Conte di Modigliana, Conte di Porciano,

& 1254 Adalasia DA PANIGO,

(+ 1294),

dei Conti da Panigo

I

Corrado DEI CONTI GUIDI,

(+ 1291),

dei Conti di Porciano, Conte di Val d’Ambra,

& Bartolomea DI MANGONA,

dei Conti di Mangona

I

Amerigo DEI CONTI GUIDI,

(+ 1300),

dei Conti di Porciano, Conte di Val d’Ambra,

& Cantina

I

Guido “Zeffiro” DEI CONTI GUIDI,

(+ 1348),

dei Conti di Porciano, Conte di Val d’Ambra,

(perde tutti i suoi beni nel 1336 !)

& Costanza

I

Giovanni DEI CONTI GUIDI,

(+ 1363),

dei Conti di Porciano, dei Conti di Val d’Ambra,

& Orsa DE’ PAZZI,

(+ 1361)

I

Pietro GUERRA / GUERRAE / DE GUERRIS / GUERRI,

Cittadino di Siena,

(da lui il patronimico “Guerri”)

I

Giovanni “Tempesta” GUERRA / GUERRI,

Cittadino di Siena

I

Piero GUERRA / GUERRI,

Cittadino di Siena

I

Giovanni Battista GUERRA / GUERRI,

Cittadino di Siena

I

Domenico GUERRA / GUERRI,

Cittadino di Siena

I

Piero GUERRA / GUERRI,

(v. 1542),

Cittadino di Siena

I

Domenico GUERRI,

(+ 1573),

Cittadino di Siena

I

Pietro GUERRI,

(+ 1611),

Nobile,

& 1573 Anna DEL MARZARO,

Nobile

I

Giovanni Battista GUERRI,

(n. 1589, + 1662),

Nobile,

& 1611 Maria DE’ BARONCELLI,

Nobile

I

Giuseppe GUERRI,

(n. 1633, + 1700),

Nobile,

& 1662 Maria DI LIVO

I

Francesco GUERRI,

(n. 1671, +1737),

Nobile,

& Maria VESTRI,

(n. 1671, + 1752),

Nobile

I

Anton Cesario GUERRI,

(n. 1706, + 1792),

Nobile,

& 1739 Maria Alessandra TANZI,

(n. 1610),

Nobile

I

Francesco Maria GUERRI,

(n. 1740, + 1808),

Nobile,

& 1763 Maria Angela VESTRI,

(n. 1742, + 1809),

Nobile

I

Pier Lorenzo GUERRI,

(n. 1784),

Nobile

& 1813 Maria Domenica PAPINI,

(n. 1793),

Nobile

I

Pietro Giovanni GUERRI DALL’ORO,

(n. 1819, + 1880),

Nobile, Ufficiale presso la Corte Granducale di Toscana,

(aggiunge il cognome Dall’Oro)

& 1862 Dejanira DALL’ORO,

(n. 1835, + 900),

Nobile, ultima della sua Casa

I

Pietro Quinto GUERRI DALL’ORO,

(n. 1874, + 1944),

Nobile, Colonnello dei Carabinieri,

& 1908 Elena BISI,

(n. 1886, + 1960),

Nobile

I

Aldo GUERRI DALL’ORO,

(n. 1913, + 2004),

Conte Guerri dall’Oro,

& 1939 Simonetta DELLA POSTA,

(n. 1916, + 1986),

dei Duchi di Civitella Alfedena

I

Guido GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 1941, + 2019),

Conte Guerri dall’Oro, 11° Principe di Tricase, 8° Principe di Moliterno,

(aggiunge il cognome Gallone con i predicati di Tricase e di Moliterno)

& 1971 Jeanine SCHNEIDER,

(n. 1945)

I

Simon GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 1985),

Conte Guerri dall’Oro, 12° Principe di Tricase, 9° Principe di Moliterno

& 2017 Coline MOREL,

(n. 1986)

I

Léon GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 2018),

Conte Guerri dall’Oro, 13° Principe di Tricase, 10° Principe di Moliterno


B. Discendenza per gli ALIDI (HUSAINIDI),

gli ISMAELITI, i FATIMIDI e gli ABBADIDI

I

Maometto / Muhammad DEI QURAYSHITI,

« il Profeta », Fondatore dell’Islam,

(n. 570, + 632),

& Khadija bint Khuwaylid DEI QURAYSHITI,

(n. 566, + 619)

I

Fatima Al Zahra bint Muhammad DEI QURAYSHITI,

(n. 606, + 632),

& 624 Ali ibn Abu Talib DEI QURAYSHITI,

(n. 599, + 661),

4° Califfo storico 656-659 (dep), 1° Imam (Sciiti) 656-659,

I

Al Husayn ibn Ali DEI QURAYSHITI (ALIDI),

(n. 626, + 680),

3° Imam (Sciiti) 669-680,

& Umm Ishac (Harar) DEI SASSANIDI,

dei Shahanshah di Persia

I

Ali Zayn Al Abidin ibn Al HUsayn DEGLI ALIDI (HUSAINIDI),

(n. 658, + 712),

4° Imam (Sciiti) 680-712,

& Fatima bint Hasan DEGLI ALIDI (HASANIDI)

I

Muhammad Al Baqir ibn Ali DEGLI ALIDI (HUSAINIDI),

(n. 676, + 743),

5° Imam (Sciiti) 712-743,

& Umm Farwah bint Qasim

I

Djafar Al Sadikh ibn Muhammad DEGLI ALIDI (HUSAINIDI),

(n. 702, + 765),

6° Imam (Sciiti) 743-765,

& Fatima bint Al Husayn DEGLI ALIDI (HASANIDI)

I

Ismail Al Wafi Ibn Jafar DEGLI ISMAELITI,

(n. 721c., + 762c.),

(7°) Imam (Ismaeliti)

I

Muhammad “Al Maktum” ibn Ismail DEGLI ISMAELITI,

7° Imam “occulto” (Ismaeliti) 760-813,

I

Abd Allah ibn Muhammad “Al Wafi” , “Ar Radi” DEGLI ISMAELITI,

(n. 766, + 828),

8° Imam “occulto” (Ismaeliti) 813-828,

I

Ahmad Ibn Abd Allah "Muhammad At Taqîy" DEGLI ISMAELITI,

(n. 790, + 840),

9° Imam “occulto” (Ismaeliti) 828-840,

I

Husayn Ibn Ahmad Abu Abd Allah "Az Zaki" DEGLI ISMAELITI,

(n. 825, + 881),

10° Imam “occulto” (Ismaeliti) 840-881,

I

Ubayd Allah Al Mahdi DEI FATIMIDI,

(n. 873, + 934),

Imam 881-911, 1° Califfo d'Ifrykaya (Africa del Nord) 911-934

I

Al Qaim Bi-Amr Allah DEI FATIMIDI,

(n. 894, + 946),

2° Califfo d'Ifrykaya (Africa del Nord) 934-946,

& Karima

I

Ismail Al Mansur DEI FATIMIDI,

(n. 913, + 953),

3° Califfo d'Ifrykaya (Africa del Nord) 946-953

I

Fatima (Dinja) bint Ismael Al Mansour DEI FATIMIDI,

dei Califfi d’Ifrikaya

& Qasim (Qarais) ibn Abbad DEGLI ABBADIDI,

(n. 924c.),

Imam di Siviglia

I

Ismael ibn Qasim DEGLI ABBADIDI,

(n. 954c., + 1019),

Celebre giurista, Imam di Siviglia, Qadi di Siviglia,

I

Mohammed I “Al Qadi” DEGLI ABBADIDI,

(n. 984c., + 1042),

1° Emiro di Siviglia (Taifa) 1023-1042,

I

Mohammed II "Al Mutadid" DEGLI ABBADIDI,

(n. 1014, + 1069),

2° Emiro di Siviglia (Taifa) 1042-1069,

& F DELLE BALEARI,

dei Signori delle Baleari e di Denia,

(n. 1019c.)

I

Mohammed III "Al Mutamid", "Benqbet" DEGLI ABBADIDI,

(n. 1040, + 1095),

3° Emiro di Siviglia (Taifa) 1069-1091 (dep),

& Itamid,

I

Zayda (poi Isabella) DEGLI ABBADIDI,

(n. 1063c., + 1107),

degli Emiri di Siviglia (Taifa)

& 1096 Alfonso VI “il Bravo” DI CASTIGLIA,

(n. 1040, + 1109),

3° Re di Castiglia 1072-1109

I

Albiera (Elvira) DI CASTIGLIA,

(n. 1102, + 1145),

dei Re di Castiglia

& 1140 Ruggero II “il Giovane” D’ALTAVILLA,

(n. 1095, + 1154),

3° Conte di Sicilia 1105-1127, 4° Duca di Puglia e di Calabria 1127-1130,

1° Re di Sicilia 1130-1141,

I

Ruggero III D’ALTAVILLA,

(n. 1119, + 1149),

dei Re di Sicilia, 5° Duca di Puglia 1131-1149,

& Emma D’ALTAVILLA,

Contessa di Lecce

I

Tancredi D’ALTAVILLA,

f. nat., (n. 1141, + 1194),

Conte di Lecce, 4° Re di Sicilia 1190-1194,

& 1184 Sibilla “di Medania” D’AQUINO,

(n. 1146c.),

dei Conti dell’Acerra

I

Albiera (Elvira) D’ALTAVILLA ,

(+ 1231),

dei Re di Sicilia, Contessa di Lecce,

& Tegrimo VI DEI CONTI GUIDI,

(+ 1234c.),

Conte di Porciano, Conte Palatino

I

Guido DEI CONTI GUIDI,

(n. 1221, + 1293),

Conte di Modigliana, Conte di Porciano,

& 1254 Adalasia DA PANIGO,

(+ 1294),

dei Conti da Panigo

I

Corrado DEI CONTI GUIDI,

(+ 1291),

dei Conti di Porciano, Conte di Val d’Ambra,

& Bartolomea DI MANGONA,

dei Conti di Mangona

I

Amerigo DEI CONTI GUIDI,

(+ 1300),

dei Conti di Porciano, Conte di Val d’Ambra,

& Cantina

I

Guido “Zeffiro” DEI CONTI GUIDI,

(+ 1348),

dei Conti di Porciano, Conte di Val d’Ambra,

(perde tutti i suoi beni nel 1336 !)

& Costanza

I

Giovanni DEI CONTI GUIDI,

(+ 1363),

dei Conti di Porciano, dei Conti di Val d’Ambra,

& Orsa DE’ PAZZI,

(+ 1361)

I

Pietro GUERRA / GUERRAE / DE GUERRIS / GUERRI,

Cittadino di Siena,

(da lui il patronimico “Guerri”)

I

Giovanni “Tempesta” GUERRA / GUERRI,

Cittadino di Siena

I

Piero GUERRA / GUERRI,

Cittadino di Siena

I

Giovanni Battista GUERRA / GUERRI,

Cittadino di Siena

I

Domenico GUERRA / GUERRI,

Cittadino di Siena

I

Piero GUERRA / GUERRI,

(v. 1542),

Cittadino di Siena

I

Domenico GUERRI,

(+ 1573),

Cittadino di Siena

I

Pietro GUERRI,

(+ 1611),

Nobile,

& 1573 Anna DEL MARZARO,

Nobile

I

Giovanni Battista GUERRI,

(n. 1589, + 1662),

Nobile,

& 1611 Maria DE’ BARONCELLI,

Nobile

I

Giuseppe GUERRI,

(n. 1633, + 1700),

Nobile,

& 1662 Maria DI LIVO

I

Francesco GUERRI,

(n. 1671, +1737),

Nobile,

& Maria VESTRI,

(n. 1671, + 1752),

Nobile

I

Anton Cesario GUERRI,

(n. 1706, + 1792),

Nobile,

& 1739 Maria Alessandra TANZI,

(n. 1610),

Nobile

I

Francesco Maria GUERRI,

(n. 1740, + 1808),

Nobile,

& 1763 Maria Angela VESTRI,

(n. 1742, + 1809),

Nobile

I

Pier Lorenzo GUERRI,

(n. 1784),

Nobile

& 1813 Maria Domenica PAPINI,

(n. 1793),

Nobile

I

Pietro Giovanni GUERRI DALL’ORO,

(n. 1819, + 1880),

Nobile, Ufficiale presso la Corte Granducale di Toscana,

(aggiunge il cognome Dall’Oro)

& 1862 Dejanira DALL’ORO,

(n. 1835, + 900),

Nobile, ultima della sua Casa

I

Pietro Quinto GUERRI DALL’ORO,

(n. 1874, + 1944),

Nobile, Colonnello dei Carabinieri,

& 1908 Elena BISI,

(n. 1886, + 1960),

Nobile

I

Aldo GUERRI DALL’ORO,

(n. 1913, + 2004),

Conte Guerri dall’Oro,

& 1939 Simonetta DELLA POSTA,

(n. 1916, + 1986),

dei Duchi di Civitella Alfedena

I

Guido GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 1941, +2019),

Conte Guerri dall’Oro, 11° Principe di Tricase, 8° Principe di Moliterno,

(aggiunge il cognome Gallone con i predicati di Tricase e di Moliterno)

& 1971 Jeanine SCHNEIDER,

(n. 1945)

I

Simon GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 1985),

Conte Guerri dall’Oro, 12° Principe di Tricase, 9° Principe di Moliterno

& 2017 Coline MOREL,

(n. 1986)

I

Léon GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 2018),

Conte Guerri dall’Oro, 13° Principe di Tricase, 10° Principe di Moliterno

C. Discendenza per gli ALIDI (HUSAINIDI),

e gli OMAYYADI

I

Maometto / Muhammad DEI QURAYSHITI,

« il Profeta », Fondatore dell’Islam,

(n. 570, + 632),

& Khadija bint Khuwaylid DEI QURAYSHITI,

(n. 566, + 619)

I

Fatima Al Zahra bint Muhammad DEI QURAYSHITI,

(n. 606, + 632),

& 624 Ali ibn Abu Talib DEI QURAYSHITI,

(n. 599, + 661),

4° Califfo storico 656-659 (dep), 1° Imam (Sciiti) d’Irak 656-659,

I

Al Husayn ibn Ali DEI QURAYSHITI (ALIDI),

(n. 626, + 680),

3° Imam (Sciiti) d’Irak 669-680,

& Umm Ishac (Harar) DEI SASSANIDI,

dei Shahanshah di Persia

I

Ali Zayn Al Abidin ibn Al HUsayn DEGLI ALIDI (HUSAINIDI),

(n. 657, + 713),

4° Imam (Sciiti) d’Irak 680-712,

& Fatima bint Hasan DEGLI ALIDI (HASANIDI)

I

Muhammad Al Baqir ibn Ali DEGLI ALIDI (HUSAINIDI),

(n. 676, + 743),

5° Imam (Sciiti) d’Irak 712-743,

& Umm Farwah bint Qasim

I

Djafar As Sadikh ibn Muhammad DEGLI ALIDI (HUSAINIDI),

(n. 702, + 765),

6° Imam (Sciiti) d’Irak 743-765,

& Hamida Al Barbariyya

I

Musa Al Kazim ibn Djafar DEGLI ALIDI (HUSAINIDI),

(n. 745, + 799),

7° Imam (Sciiti) d’Irak 765-799,

I

Ali Ar Rida ibn Muza DEGLI ALIDI (HUSAINIDI),

(n. 766, + 818),

8° Imam (Sciiti) d’Irak 799-818,

& Sabika (Khayzarun)

I

Muhammad ibn Ali Al Taqi Al Jawad DEGLI ALIDI (HUSAINIDI),

(n. 811, + 835),

9° Imam (Sciiti) d’Irak 818-835,

& Sumana,

I

Ali ibn Muhammad "Al Hadi" DEGLI ALIDI (HUSAINIDI),

-(n. 828, + 868),

10° Imam (Sciiti) d’Irak 835-868,

I

Ishar DEGLI ALIDI (HUSAINIDI),

(n. 825c.)

degli Imam (Sciiti) d’Irak,

& Muhammad I DEGLI OMAYYADI (CORDOVA),

(n. 823, + 886),

5° Emiro di Cordova 852-886,

I

Abd Allah (Aboail) DEGLI OMAYYADI (CORDOVA),

(n. 844, + 912),

7° Emiro di Cordova 888-912,

& 863 Onecca DI NAVARRA (IÑIGUEZ)

(n. 855c.),

dei Re di Pamplona

I

Zayd DEGLI OMAYYADI (CORDOVA),

(n. 870c.),

degli Emiri di Cordova

I

Zaydan DEGLI OMAYYADI (CORDOVA),

(n. 890c.),

degli Emiri di Cordova,

& Aragonta Fromariguez

I

Zayra DEGLI OMAYYADI (CORDOVA),

(n. 915c.),

degli Emiri di Cordova,

& Lovesendo Ramirez “El Cid de Leon” DELLE ASTURIE E LEON,

f. nat., (n. 920c.),

dei Re di Leon

I

Abu Nazar Lovesendez DELLE ASTURIE E LEON,

(n. 940c.),

dei Re di Leon,

& Unisco Godinez,

(n. 940c.)

I

Hermigio ABU NAZAR,

(n. 975c.),

dei Re di Leon, Signore di Tavora,

& Vivili Trutesendez DE PAIVA

I

Adosinda ABU NAZAR,

dei Re di Leon,

& Pelayo DA SILVA,

(n. 1070c., + 1141c.),

2° Signore di Quinta da Silva, 2° Signore di Alderete

I

Ferdinando DA CUNHA (D’ACUÑA),

(+ 1180c.),

1° Signore d’Acuña, 1° Signore di Taboa,

& Mayor Rendufez SOLEIMA

I

Lorenzo DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1180c., + 1225),

2° Signore d’Acuña, 2° Signore di Taboa,

& Sancia DE MACEIRA,

(n. 1165c.)

I

Vasco DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1210c.),

3° Signore d’Acuña, 3° Signore di Taboa,

& Teresa DE PORTEL,

(n. 1210c., + 1291),

dei Signori di Portel

I

Martino I “il Vecchio DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1235c., + 1305),

4° Signore d’Acuña, 4° Signore di Taboa,

& Giovanna DE NOMÃES,

dei Signori di Silvaescura e di Revinhade

I

Vasco “il Secco” DA CUNHA (D’ACUÑA),

(+ 1325),

5° Signore d’Acuña, 5° Signore di Taboa,

& Geronima CHANCINHO,

(+ 1330)

I

Martino II DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1265c., + 1333),

6° Signore di Taboa,

& 1325 Violante PACHECO,

(n. 1310, + 1365),

Signora di Mafra e di Ericeira

I

Vasco II “il Vecchio DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1328, + 1407),

7° Signore di Taboa, Alcalde Mayor di Lisbona,

& 1356 Beatrice SUAREZ DE ALBERGARIA,

dei Signori di Albergaria

I

Martino III DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1357, + 1417),

8° Signore di Taboa, Alcalde Mayor di Lisbona,

1° Conte di Valencia de Campos,

& Teresa TELLEZ GIRON,

(n. 1360c., + 1397),

Signora di El Frechoso

I

Eleonora DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1357, + 1417),

dei Signori di Taboa e Conti di Valencia de Campos,

& Giovanni DE CASTRO,

2° Signore di Cadaval

I

Giovanna DE CASTRO,

(n. 1407c., + 1479),

3° Signora di Cadaval,

& 1429 Ferdinando I DI PORTOGALLO BRAGANZA,

(n. 1404, + 1478),

2° Duca di Braganza

I

Alfonso DI PORTOGALLO BRAGANZA,

(n. 1435c., + 1483),

dei Duchi di Braganza, 1° Conte di Faro, 2° Conte di Odemira,

& 1465 MARIA ENRIQUEZ DE NOROÑA,

(n. 1440, + 1523),

Erede della Contea di Odemira

I

Sancio I DI PORTOGALLO NOROÑA,

(n. 1470c., + 1520),

2° Conte di Faro, 3 Conte di Odemira,

& 1510 Angela DE FABRA,

(n. 1480c., + 1533),

dei Signori di Barrigadu

I

Giovanna DI PORTOGALLO NOROÑA,

(n. 1520c., + 1568),

dei Conti di Faro e di Odemira,

& 1541 Giovanni II DE LA CERDA,

(n. 1520, + 1575),

4° Duca di Medinaceli, Viceré di Sicilia, Governatore dei Paesi Bassi

I

Maria DE LA CERDA,

(n. 1542, + 1575),

dei Duchi di Medinaceli,

& 1562 Antonio II D’ARAGONA,

(n. 1543, + 1583),

4° Duca di Montalto, 5° Conte di Collesano

I

Maria D’ARAGONA,

(n. 1560c., + 1610),

5° Duchessa di Montalto, 6° Contessa di Collesano,

& 1584 Francesco II MONCADA,

(n. 1572, + 1595),

3° Principe di Paterno’, 4° Duca di Bivona, 7° Conte di Collesano,

I

Antonio MONCADA,

(n. 1589, + 1631),

4° Principe di Paterno’, 5° Duca di Bivona, 6° Duca di Montalto,

8° Conte di Collesano, Cavaliere del Toson d’Oro 1607,

& 1612 Giovanna DE LA CERDA,

(n. 1591),

dei Duchi di Medinaceli,

I

Ignazio MONCADA,

(+ 1689),

dei Principi di Paterno’, Governatore delle Fiandre, Viceré di Sicila,

& 1636 Anna GAETANI,

3° Marchesa di Sortino, 3° Principessa di Cassaro

I

Ferdinando (Ferrante) MONCADA,

(n. 1649, + 1710),

dei Principi di Paterno’, 6° Duca di San Giovanni,

Generale delle galere di Sicilia, Viceré di Sardegna,

& 1669 Gaetana Maria BRANCIFORTE,

(+ 1680),

5° Duchessa di San Giovanni

I

Luigi Guglielmo MONCADA,

(n. 1670, + 1743),

7° Principe di Paterno’, 7° Duca di San Giovanni,

& 1692c. Giovanna DI VENTIMIGLIA,

(+ 1734),

dei Marchesi di Geraci e Principi di Castelbuono

I

Francesco Rodrigo MONCADA,

(n. 1696, + 1763),

8° Principe di Paterno’, 8° Duca di San Giovanni,

& Giovanna Giuseppa RUFFO DI CALABRIA,

+(+ 1786),

dei Principi della Scaletta

I

Gianluigi MONCADA,

(n. 1745, + 1827),

9° Principe di Paterno’, 9° Duca di San Giovanni

& 1761 Agata BRANCIFORTE,

(n. 1740,+ 1782),

dei Principi di Scordia

I

Francesco Rodrigo MONCADA,

(n. 1762, + 1816),

dei Principi di Paterno’ e Duchi di San Giovanni,

Conte di Caltanissetta,

& 1781 Maria Giovanna BECCADELLI DI BOLOGNA,

(n. 1765, + 1814),

dei Principi di Camporeale

I

Pietro MONCADA,

(n. 1789, + 1861),

10° Principe di Paterno’, 10° Duca di San Giovanni,

& 1816 Giuseppina BAJADA,

(n. 1794,+ 1855),

dei Marchesi Bajada

I

Corrado MONCADA,

(n. 1820, + 1895),

11° Principe di Paterno’, 11° Duca di San Giovanni,

& 1859 Stefania STARRABBA,

(n. 1835, + 1903),

dei Marchesi di Rudini’

I

Giuseppina MONCADA,

(n. 1860, + 1946),

dei Principi di Paterno’ e Duchi di San Giovanni

& 1925 Pietro Giovanni Battista “Gino” GALLONE,

(n. 1855, + 1931),

9° Principe di Tricase, 6° Principe di Moliterno,

8° Principe di Marsiconovo, Conte di Nociglia

I

Maria Bianca GALLONE,

(n. 1895, + 1982),

10° Principessa di Tricase, 7° Principessa di Moliterno,

& 1915 Augusto III DELLA POSTA,

(n. 1890, + 1970),

7° Duca di Civitella Alfedena

I

Simonetta DELLA POSTA,

(n. 1916, + 1986),

dei Duchi di Civitella Alfedena,

& 1939 Aldo GUERRI DALL’ORO,

(n. 1913, + 2004),

Conte Guerri dall’Oro

I

Guido GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 1941, +2019),

Conte Guerri dall’Oro, 11° Principe di Tricase, 8° Principe di Moliterno,

& 1971 Jeanine SCHNEIDER,

(n. 1945)

I

Simon GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 1985),

Conte Guerri dall’Oro, 12° Principe di Tricase, 9° Principe di Moliterno

& 2017 Coline MOREL,

(n. 1986)

I

Léon GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 2018),

Conte Guerri dall’Oro, 13° Principe di Tricase, 10° Principe di Moliterno


D. Discendenza per gli ALIDI (HASANIDI),

e gli IDRISSIDI

I

Maometto / Muhammad DEI QURAYSHITI,

« il Profeta », Fondatore dell’Islam,

(n. 570, + 632),

& Khadija bint Khuwaylid DEI QURAYSHITI,

(n. 566, + 619)

I

Fatima Al Zahra bint Muhammad DEI QURAYSHITI,

(n. 606, + 632),

& 624 Ali ibn Abu Talib DEI QURAYSHITI,

(n. 599, + 661),

4° Califfo storico 656-659 (dep), 1° Imam (Sciiti) 656-659,

I

Al Hasan I ibn Ali DEI QURAYSHITI (ALIDI),

(n. 625, + 669),

5°Califfo storico 661-661 (dep), 2° Imam (Sciiti) 661-669,

& Khawla Al Fazariya Bint Mansour

I

Al Hasan II Al Muthanna DEGLI ALIDI (HASANIDI),

& Fatima Bint Al Husayn DEGLI ALIDI (HUSEINIDI)

I

Abd Allah Al-Kamil DEGLI ALIDI (HASANIDI),,

I

Idris I Al Aqbar DEGLI IDRISSIDI,

(+ 791),

1° Emiro del Marocco 789-791

& Kenza bint Ishaq DEGLI AWARBAS

I

Idris II Abou Al Kassem DEGLI IDRISSIDI,

(n. 792, + 828),

2° Emiro del Marocco 792-828,

& F Bint Muhammad DEGLI ALIDI (HUSEINIDI)

degli Emiri di Tlemcem

I

Al Qasim Ibn Idriss DEGLI IDRISSIDI,

degli Emiri del Marocco

I

Muhammad Ibn Al Qasim DEGLI IDRISSIDI,

degli Emiri del Marocco

I

Al Hasan Al Hajjam Ibn Muhammad DEGLI IDRISSIDI,

(+ 944),

10° Emiro del Marocco 925-927 (dep),

I

Ahmed ibn Al Hasan “Abeth Al Hasani” DEGLI IDRISSIDI,

degli Emiri del Marocco

I

Fethe (Fehr) Fikhri “Ramiro de Leon” DEGLI IDRISSIDI,

degli Emiri del Marocco

& Adosinda (Ausenda) Gutierrez OSORIO

I

Lovesendo Ramirez “El Cid de Leon” DEGLI IDRISSIDI,

(n. 920c.),

degli Emiri del Marocco

& Zayra DEGLI OMAYYADI (CORDOVA),

(n. 915c.),

degli Emiri di Cordova

I

Abu Nazar Lovesendez DELLE ASTURIE E LEON,

(n. 940c.),

dei Re di Leon,

& Unisco Godinez,

(n. 940c.)

I

Hermigio ABU NAZAR,

(n. 975c.),

dei Re di Leon, Signore di Tavora,

& Vivili Trutesendez DE PAIVA

I

Adosinda ABU NAZAR,

dei Re di Leon,

& Pelayo DA SILVA,

(n. 1070c., + 1141c.),

2° Signore di Quinta da Silva, 2° Signore di Alderete

I

Ferdinando DA CUNHA (D’ACUÑA),

(+ 1180c.),

1° Signore d’Acuña, 1° Signore di Taboa,

& Mayor Rendufez SOLEIMA

I

Lorenzo DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1180c., + 1225),

2° Signore d’Acuña, 2° Signore di Taboa,

& Sancia DE MACEIRA,

(n. 1165c.)

I

Vasco DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1210c.),

3° Signore d’Acuña, 3° Signore di Taboa,

& Teresa DE PORTEL,

(n. 1210c., + 1291),

dei Signori di Portel

I

Martino I “il Vecchio DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1235c., + 1305),

4° Signore d’Acuña, 4° Signore di Taboa,

& Giovanna DE NOMÃES,

dei Signori di Silvaescura e di Revinhade

I

Vasco “il Secco” DA CUNHA (D’ACUÑA),

(+ 1325),

5° Signore d’Acuña, 5° Signore di Taboa,

& Geronima CHANCINHO,

(+ 1330)

I

Martino II DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1265c., + 1333),

6° Signore di Taboa,

& 1325 Violante PACHECO,

(n. 1310, + 1365),

Signora di Mafra e di Ericeira

I

Vasco II “il Vecchio DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1328, + 1407),

7° Signore di Taboa, Alcalde Mayor di Lisbona,

& 1356 Beatrice SUAREZ DE ALBERGARIA,

dei Signori di Albergaria

I

Martino III DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1357, + 1417),

8° Signore di Taboa, Alcalde Mayor di Lisbona,

1° Conte di Valencia de Campos,

& Teresa TELLEZ GIRON,

(n. 1360c., + 1397),

Signora di El Frechoso

I

Eleonora DA CUNHA (D’ACUÑA),

(n. 1357, + 1417),

dei Signori di Taboa e Conti di Valencia de Campos,

& Giovanni DE CASTRO,

2° Signore di Cadaval

I

Giovanna DE CASTRO,

(n. 1407c., + 1479),

3° Signora di Cadaval,

& 1429 Ferdinando I DI PORTOGALLO BRAGANZA,

(n. 1404, + 1478),

2° Duca di Braganza

I

Alfonso DI PORTOGALLO BRAGANZA,

(n. 1435c., + 1483),

dei Duchi di Braganza, 1° Conte di Faro, 2° Conte di Odemira,

& 1465 MARIA ENRIQUEZ DE NOROÑA,

(n. 1440, + 1523),

Erede della Contea di Odemira

I

Sancio I DI PORTOGALLO NOROÑA,

(n. 1470c., + 1520),

2° Conte di Faro, 3 Conte di Odemira,

& 1510 Angela DE FABRA,

(n. 1480c., + 1533),

dei Signori di Barrigadu

I

Giovanna DI PORTOGALLO NOROÑA,

(n. 1520c., + 1568),

dei Conti di Faro e di Odemira,

& 1541 Giovanni II DE LA CERDA,

(n. 1520, + 1575),

4° Duca di Medinaceli, Viceré di Sicilia, Governatore dei Paesi Bassi

I

Maria DE LA CERDA,

(n. 1542, + 1575),

dei Duchi di Medinaceli,

& 1562 Antonio II D’ARAGONA,

(n. 1543, + 1583),

4° Duca di Montalto, 5° Conte di Collesano

I

Maria D’ARAGONA,

(n. 1560c., + 1610),

5° Duchessa di Montalto, 6° Contessa di Collesano,

& 1584 Francesco II MONCADA,

(n. 1572, + 1595),

3° Principe di Paterno’, 4° Duca di Bivona, 7° Conte di Collesano,

I

Antonio MONCADA,

(n. 1589, + 1631),

4° Principe di Paterno’, 5° Duca di Bivona, 6° Duca di Montalto,

8° Conte di Collesano, Cavaliere del Toson d’Oro 1607,

& 1612 Giovanna DE LA CERDA,

(n. 1591),

dei Duchi di Medinaceli,

I

Ignazio MONCADA,

(+ 1689),

dei Principi di Paterno’, Governatore delle Fiandre, Viceré di Sicila,

& 1636 Anna GAETANI,

3° Marchesa di Sortino, 3° Principessa di Cassaro

I

Ferdinando (Ferrante) MONCADA,

(n. 1649, + 1710),

dei Principi di Paterno’, 6° Duca di San Giovanni,

Generale delle galere di Sicilia, Viceré di Sardegna,

& 1669 Gaetana Maria BRANCIFORTE,

(+ 1680),

5° Duchessa di San Giovanni

I

Luigi Guglielmo MONCADA,

(n. 1670, + 1743),

7° Principe di Paterno’, 7° Duca di San Giovanni,

& 1692c. Giovanna DI VENTIMIGLIA,

(+ 1734),

dei Marchesi di Geraci e Principi di Castelbuono

I

Francesco Rodrigo MONCADA,

(n. 1696, + 1763),

8° Principe di Paterno’, 8° Duca di San Giovanni,

& Giovanna Giuseppa RUFFO DI CALABRIA,

+(+ 1786),

dei Principi della Scaletta

I

Gianluigi MONCADA,

(n. 1745, + 1827),

9° Principe di Paterno’, 9° Duca di San Giovanni

& 1761 Agata BRANCIFORTE,

(n. 1740,+ 1782),

dei Principi di Scordia

I

Francesco Rodrigo MONCADA,

(n. 1762, + 1816),

dei Principi di Paterno’ e Duchi di San Giovanni,

Conte di Caltanissetta,

& 1781 Maria Giovanna BECCADELLI DI BOLOGNA,

(n. 1765, + 1814),

dei Principi di Camporeale

I

Pietro MONCADA,

(n. 1789, + 1861),

10° Principe di Paterno’, 10° Duca di San Giovanni,

& 1816 Giuseppina BAJADA,

(n. 1794,+ 1855),

dei Marchesi Bajada

I

Corrado MONCADA,

(n. 1820, + 1895),

11° Principe di Paterno’, 11° Duca di San Giovanni,

& 1859 Stefania STARRABBA,

(n. 1835, + 1903),

dei Marchesi di Rudini’

I

Giuseppina MONCADA,

(n. 1860, + 1946),

dei Principi di Paterno’ e Duchi di San Giovanni

& 1925 Pietro Giovanni Battista “Gino” GALLONE,

(n. 1855, + 1931),

9° Principe di Tricase, 6° Principe di Moliterno,

8° Principe di Marsiconovo, Conte di Nociglia

I

Maria Bianca GALLONE,

(n. 1895, + 1982),

10° Principessa di Tricase, 7° Principessa di Moliterno,

& 1915 Augusto III DELLA POSTA,

(n. 1890, + 1970),

7° Duca di Civitella Alfedena

I

Simonetta DELLA POSTA,

(n. 1916, + 1986),

dei Duchi di Civitella Alfedena,

& 1939 Aldo GUERRI DALL’ORO,

(n. 1913, + 2004),

Conte Guerri dall’Oro

I

Guido GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 1941, +2019),

Conte Guerri dall’Oro, 11° Principe di Tricase, 8° Principe di Moliterno,

& 1971 Jeanine SCHNEIDER,

(n. 1945)

I

Simon GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 1985),

Conte Guerri dall’Oro, 12° Principe di Tricase, 9° Principe di Moliterno

& 2017 Coline MOREL,

(n. 1986)

I

Léon GUERRI DALL’ORO GALLONE,

(n. 2018),

Conte Guerri dall’Oro, 13° Principe di Tricase, 10° Principe di Moliterno